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«Pronto a discutere con la Sinistra»

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«Sonodisponibile subito a confrontarmi con l'opposizione, in questo momento serve un'ampia convergenza e responsabilità da parte di tutti». Nella giornata nera della Borsa con la speculazione scatenata, Berlusconi, ricevendo ad Arcore alcuni esponenti del Pdl milanese, confida che oggi è previsto un tavolo a cui prenderanno parte esponenti della maggioranza e dell'opposizione. Il premier ha quindi accolto l'appello lanciato dal presidente Napolitano della ricerca di «ampie convergenze» e di «coesione nazionale». E dall'opposizione arriva un primo segnale positivo con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che, in visti al Cairo, si dice pronto a collaborare: «Berlusconi non mi ha ancora chiamato, se mi chiama il confronto si fa in Parlamento. Ci stiamo comportamento così per l'Italia, non per Berlusconi. Ma voteremo contro la manovra. Abbiamo concentrato i nostri emendamenti in pochi punti coordinati con le opposizioni e lasciamo i meccanismi dei tempi ai presidenti delle Camere e ai gruppi, ma manteniamo il nostro giudizio sulla manovra, che non abbiamo mai condiviso, e proponiamo le nostre linee di riforma». Parlando ai suoi il premier si è detto fiducioso che ogni difficoltà sarà superata perché i conti pubblici sono in ordine e il governo ha fatto il suo dovere. Ora tocca al Parlamento accelerare sulla manovra. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha convocato per oggi la capigruppo e si è detto d'accordo sull'accelerazione dell'iter del provvedimento. L'intenzione di Tremonti è di far approvare la manovra nel giro di una settimana. E il fatto che le opposizioni abbiano ridotto al minimo le loro proposte di modifica dovrebbe renderlo possibile. Non a caso l'atteggiamento di Pd, Udc e Idv è stato apprezzato dal capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che ha espresso «disponibilità» del centrodestra «ad un confronto sulla manovra». Cosa farà il governo, però, ancora non è chiaro. Schifani lo ha sollecitato a presentare «subito» le eventuali modifiche proprio per permettere un esame più serrato. Il coinvolgimento dell'opposizione implicherebbe la rinuncia alla fiducia. D'Altra parte richieste di modifiche, seppur a saldi invariati, arrivano anche dal centrodestra, e in particolare dalla Lega che ieri ha tenuto una prima riunione su questo, mentre quella del Pdl sarà oggi. Sempre oggi Tremonti è atteso in Senato e qualcosa potrebbe chiarirsi. Intanto il ministro dell'Economia ieri ha incassato il sostegno dei partner Ue alla manovra finanziaria e la «piena fiducia» della Germania. «Ho telefonato ieri al presidente del Consiglio italiano - ha rivelato il Cancelliere Angela Merkel - chiedendo che l'Italia dia un segnale importante». La Cancelliera ha poi affermato di avere «piena fiducia nel fatto che il governo italiano adotterà» una manovra che vada incontro alla necessità di «risparmio e consolidamento». Nei corridoi del Consiglio Ue si guarda con preoccupazioni alle divisioni nell'esecutivo e alle inchieste giudiziarie che rimbalzano sulla stampa. La preoccupazione è alta e lo dimostrano le parole del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, accorso a dare man forte alla Cancelliera: la manovra italiana è «molto convincente». E «non credo affatto» - dice il ministro - che l'Italia possa diventare la prossima vittima del contagio dopo Irlanda e Portogallo». Anche la presidenza di turno polacca della Ue si è detta «non preoccupata» per il rischio di un contagio all'Italia. Spagnoli e olandesi hanno attestato anch'essi ampia fiducia verso Roma. E in serata parla anche il rappresentante Bce, Lorenzo Bini Smaghi: «L'Italia non fallirà mai perchè è un Paese ricco».

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