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Ecco la manovra: in quattro anni conto da 43 miliardi

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

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Il conto della manovra si allegerisce. Almeno quest'anno gli interventi sui conti pubblici riguarderanno le sole spese inderogabili. Il conto da pagare sarà così 1,8 miliardi subito, circa 5 sul 2012 e 20 sia su 2013 sia su 2014: la manovra arriva così a circa 47 miliardi. In crescita rispetto alle iniziali ipotesi ferme a 43 miliardi. Anche se nella serata di ieri il ministro Tremonti ha di nuovo riportato la barra sui 43 miliardi. Sulle singole misure, emerse dalle bozze circolate ancora si tratta. Ci sono 48 ore per eventuali modifiche. È il caso della norma per aumentare a 65 anni l'età per la pensione delle donne nel settore privato mentre manca del tutto ancora la certezza sulle misure per il fronte fiscale e quelle per i tagli alla politica. Sul fronte fiscale non è ad esempio ancora noto se l'ipotizzato aumento delle aliquote Iva più alte (all'11 e 21%) venga invece ricompreso tra le coperture della manovra restando disponibile anche per la successiva riforma fiscale per la quale verrebbe presentata solo una richiesta di delega, non i contenuti. Anche il capitolo dei tagli alla politica non è ancora definito. Oltre alle poche pagine circolate nei giorni scorsi avanza però l'ipotesi che ad essere «alleggeriti» possano essere gli stessi ministri. Dal prossimo mese infatti - dice Romani - potrebbero prendere solo lo stipendio da parlamentari. Il ministro Romano ha annunciato che per gli interventi sul 2011 si pensa di far pagare soprattutto le banche, anche se non si precisa in che modo e nel testo della bozza non c'è nessun riferimento. L'ipotesi di tassare le transazioni finanziarie, richiesta che arriva da Bruxelles per finanziare i contributi degli stati al bilancio comunitario viene però già fortemente osteggiata da Borsa italiana. La manovra arriva domani al Cdm colpisce i dipendenti pubblici, pensioni in aumento progressivo e ritorno dei ticket sanitari. Ma ci sono anche liberalizzazioni delle professioni e interventi su scuola e sanità. -1 STATALI: BLOCCO ASSUNZIONI E NIENTE AUMENTI Si preannunciano altri anni di magra per gli impiegati pubblici. Resta in vigore per tutto il 2013 il blocco delle assunzioni della pubblica amministrazione, ad eccezione di polizia e pompieri. Non solo. Quelli in servizio non riceveranno aumenti contrattuali, nemmeno quelli relativi al trattamento accessori, fino alla fine del 2014. Il blocco è già in vigore e viene dunque prorogato. semplificazione delle procedure di mobilità del personale nella pubblica amministrazione. Sono alcune delle opzioni che il governo - come si legge nella bozza della manovra - si propone di attivare «al fine di assicurare il consolidamento delle misure di razionalizzazione e contenimento della spesa in materia di pubblico impiego adottate nell'ambito della manovra di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, nonchè ulteriori risparmi in termini di indebitamento netto, non inferiori a 30 milioni di euro per l'anno 2013 e ad euro 740 milioni di euro per l'anno 2014, ad euro 340 milioni di euro per l'anno 2015 ed a 370 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016 - 2 PENSIONI: RITIRO LEGATO ALL'ASPETTATIVA VITA Si anticipa al 2014 (dal 2015 previsto con la manovra 2010) l'aggancio dell'età pensionabile alle aspettative di vita. Lo si legge nella bozza della manovra. In un primo tempo si era ipotizzato un anticipo al 2013. Dunque in pensione più tardi. Diverso il capitolo sull'allungamento a 65 anni dell'età pensionabile delle donne che lavorano nel settore privato. L'ipotesi contenuta nella bozza, elaborata dalla Ragioneria, sarebbe superata da una norma diluita nel tempo che, però, troverebbe contrari i sindacati e quindi potrebbe saltare del tutto. La bozza, che sarebbe stata messa a punto dalla Ragioneria, prevede già dal 2012 l'innalzamento dell'età di pensionamento per le lavoratrici private a 61 anni. Per arrivare a 65 anni in modo graduale e deciso. Sul tavolo, invece, ci sarebbe una proposta molto più diluita: si partirebbe dal 2015 e, poi, l'innalzamento dell'età sarebbe prima di un mese l'anno e poi, dal 2020, di sei mesi l'anno. Ma non sono escluse altre modifiche, fino alla cancellazione vera e propria dell'ipotesi. - 3 PENSIONI: REVERSIBILITA' RIGIDA PER LE BADANTI Molte delle badanti che accudivano i pensionati italiani avevano trovato il grimaldello per assicurarsi un vitalizio a spese dello Stato. Un meccanismo che rischiava di pesare in maniera molto pesante sulla sostenibilità del sistema finanziario. Nella manovra è infatti prevista una norma che abbassa il valore delle pensioni di reversibilità (quella che ottiene la vedova del pensionato) nei casi in cui il matrimonio sia stato contratto da uno dei coniugi dopo i 70 anni con una differenza di età di oltre 20 anni. La riduzione non scatta se dall'unione sono nati figli (e sono minori, studenti o disabili) e se il matrimonio è stato contratto da almeno dieci anni, altrimenti l'assegno viene decurtato del 10% per ogni anno mancante dai dieci. L'obiettivo è quello di scoraggiare alcuni matrimoni di convenienza che vedono l'unione con badanti di pensionati molto anziani. Sempre in tema di rendite per il biennio 2012-2013, alla fascia di importo dei trattamenti pensionistici superiore a cinque volte il trattamento minimo di pensione Inps la rivalutazione automatica «non è concessa».   - 4 SANITA': IN VISTA IL TICKET PER LE VISITE Stop al pagamento del ticket sanitario fino alla fine dell'anno. Dal 2012, invece, se non interverranno altre proroghe, si tornerà a pagare il balzello da 10 euro sulle visite specialistiche e il pronto soccorso. E' quanto prevede la bozza della manovra economica del governo. Per evitare l'introduzione del ticket nel 2011 verranno stanziati 486,5 milioni, ma a partire dal primo gennaio 2012 «sono confermate le disposizion»" della Finanziaria per il 2007 che istituiva un ticket di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di 25 euro per i «codici bianchi» di pronto soccorso. Sempre in tema di spese mediche si abbassa il tetto previsto per la spesa farmaceutica territoriale: secondo quanto riporta la bozza di manovra economica del governo, da confermare in Consiglio dei Ministri, il tetto scende dal 13,3% al 12,5% a partire dal 2013. Inoltre « decorrere dall'anno 2014 - si legge nella bozza - sono introdotte misure di compartecipazione sull'assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale». - 5 ENTI :CROCE ROSSA PRIVATA L'ICE RESISTE Cambia la natura giuridica della Croce Rossa. Che a decorrere dal primo gennaio 2012 viene privatizzata con il personale non militare che rischia di essere posto in mobilità. Verranno invece risolti entro l'anno tutti i contratti a termine. Dal termine indicato l'ente «ha propria personalità giuridica di diritto privato e piena capacità giuridica e patrimoniale per il raggiungimento dei suoi fini» e «si configura come ausiliaria e collaboratrice delle P.A. nelle attività umanitarie e sociali messe in atto da quest'ultime». La vecchi Cri verrà messa in liquidazione e «il personale civile con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato», se «non assunto, su chiamata e con il proprio consenso, è posto in mobilità». Sempre nell'ambito degli enti pubblici vengono sciolti gli organi di vertice dell'Istituto del Credito Sportivo e viene costituita una società a responsabilità denominata «Istituto Luce - Cinecittà» per la gestione del patrimonio filmico e fotografico. Nessun riferimento è previsto per l'Istituto per il commercio estero che era stato più volte messo nel mirino dalle razionalizzazioni del ministro Tremonti - 6 ANAS: LA SOCIETÀ STRADALE DIVISA IN DUE Anas divisa in holding e spa e per quest'ultima arrivo di un commissario straordinario.Dal primo gennaio 2012 è costituita Anas Holding spa, mediante scissione di Anas spa; la Holding svolge attività di costituzione e partecipazione, previa autorizzazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze, di società per lo svolgimento all'estero di attività infrastrutturali, nonchè quelle di gestione delle partecipazioni in società concessionarie autostradali, anche regionali, ivi incluse tutte quelle già detenute da Anas spa, anche in Stretto di Messina spa. Entro quindici giorni dal'entrata in vigore del decreto, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, è nominato un commissario straordinario di Anas spa e contestualmente decadono gli organi statutari della società. Arrivano anche i «fondi d'investimento immobiliari chiusi promossi da Regioni, Provincie, Comuni, anche in forma consorziata, al fine di valorizzare o dismettere il proprio patrimonio immobiliare disponibile». - 7 PROFESSIONI: ACCESSO PIÙ FACILE NON PER I NOTAI Niente restrizioni all'accesso e all'esercizio di professioni. Sì al principio di libertà di impresa e di garanzia della concorrenza. Nella manovra finanziaria spuntano alcune norme per la liberalizzazione delle professioni, che fanno decadere entro quattro mesi dall'entrata in vigore del decreto tutte le «restrizioni» attualmente previste, anche per legge. Alcune professioni vengono espressamente salvaguardate - dai notai agli avvocati, dai farmacisti agli ingegneri - ma per le altre sembra poterci essere un impatto anche sulla regolamentazione rappresentata dagli ordini professionali. Se non subirà modifiche, per molte professioni sembra rappresentare un taglio orizzontale alla regolamentazione di accesso, un colpo di spugna normativo dal quale sono però espressamente salvaguardate sei professioni e attività: architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore. Per gli altr le norme così scritte sembrerebbero mettere anche in forse l'attuale organizzazione degli ordini professionali (dai medici ai giornalisti, dai commercialisti ai geometri), che prevedono sempre una qualche norma di selezione per l'accesso.

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