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Biotestamento: voto rinviato dopo i ballottaggi

La Camera dei deputati durante la votazione della manovra finanziaria

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{{IMG_SX}}Il disegno di legge sul biotestamento, all'esame dell'Aula della Camera, slitta a dopo i ballottaggi. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo riunitasi a Montecitorio dopo che Pdl, Pd e Lega hanno chiesto il rinvio del provvedimento all'ordine del giorno della seduta di oggi. "Mi pare una maggioranza in stato confusionale - ha detto il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini - dopo le quattro sconfitte di questa mattina...la notizia che sul biotestamento avremmo chiesto e ottenuto un centinaio di voti segreti ha creato qualche preoccupazione". Fabrizio Cicchitto:"Non abbiamo mai voluto forzare i tempi e non vogliamo che una tematica come questa si intrecci a tutt'altre vicende - ha detto il Capogruppo del Pdl alla Camera  -. Riteniamo opportuno che la definitiva deliberazione sulla legge venga spostata nel mese di giugno", ha aggiunto l'esponente di maggioranza, che ha comunque rimarcato come, per il Pdl, siano "meglio i testi legislativi che le sentenze una in contraddizione con l'altra". Anche Fli ha dato il proprio sostegno alla proposta di rinvio della discussione sul testamento biologico alla Camera. Il capogruppo dei "finiani" a Montecitorio, Benedetto della Vedova, nel suo intervento in aula, ha espresso però l'auspicio che la Camera usi "queste settimane che questa decisione saggia ci regala per trovare la massima condivisione ed evitare uno scontro che avverrebbe sia in Parlamento che nel nel paese". I radicali invece hanno criticato la proposta, avanzata dal Pd e fatta propria dalla maggioranza, di rinviare la discussione sul testamento biologico alla Camera."Voi - ha detto Maurizio Turco in un intervento in aula - volevate andare alle elezioni portando questo provvedimento costringendolo a discutere con le nostre pregiudiziali di costituzionalità, le nostre sospensive, avete voluto incardinare quel dibattito, avete voluto iscriverlo all'ordine del giorno di oggi, e adesso non va più bene. Ma non perché avete capito che ogni giorno di più senza questa legge è un giorno di più per la libertà. Lo fate ancora una volta sulla pelle dei cittadini e dei malati solo ed esclusivamente per convenienze. Non c'è alcuna nobiltà politica in questa vostra scelta - ha concluso Turco - solo una scelta di opportunismo e di convenienza".

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