Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Moratti-Pisapia, lo scontro continua

Esplora:
Letizia Moratti e Giuliano Pisapia si ignorano completamente

  • a
  • a
  • a

Nonostante l'annuncio di una querela nei suoi confronti per diffamazione da parte di Giuliano Pisapia, Letizia Moratti non è pentita della sua dichiarazione di ieri in tv sullo sfidante di centrosinistra per la poltrona di sindaco di Milano. Lo ha detto al termine della registrazione della tribunale elettorale Rai con tutti i nove candidati sindaco. "Mi dispiace che sia stata interpretata in un altro modo - ha detto Moratti a proposito della sua dichiarazione -, ma era di tipo politico". Il sindaco uscente ha aggiunto di essere "sempre disponibile a chiarire qualsiasi cosa anche perché - ha ripetuto - la mia intenzione era ed è sottolineare che non può essere considerata moderata la storia di una persona che in quegli anni era vicina ad ambienti terroristici. Credo che nessuno debba vergognarsi della propria storia personale". Quanto alle critiche provenute dallo stesso centrodestra, e in particolare dalla Lega nord, Moratti ha aggiunto di non aver voluto "giocare alcuna carta, ma sottolineare una differenza nelle storie personali. I programmi sono importantissimi, ma la credibilità dei programmi stessi nasce anche dalla credibilità della propria storia".   "PISAPIA ERA VICINO A TERRORISMO" "La mia intenzione era ed è quella di sottolineare che non può essere considerata come moderata la storia di una persona che in quegli anni era vicina al terrorismo". Così il primo cittadino di Milano Moratti, tornando sulle accuse rivolte ieri in un faccia a faccia televisivo al candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia. "Era questo il mio unico intento - spiega la Moratti -. Volevo esporre una storia personale diversa. Ritengo che nessuno deve vergognarsi della propria storia". "Sono sempre disponibile a chiarire qualsiasi cosa - ha aggiunto Letizia Moratti - anche perché la mia intenzione era ed è sottolineare che non può essere un candidato moderato la stessa persona che in quegli anni era vicina ad ambienti terroristici, credo che nessuno si debba vergognare della propria storia personale». Il primo cittadino ha poi voluto lasciarsi alle spalle le polemiche, spiegando che il confronto di oggi tra tutti i candidati (in onda su RaiTre Lombardia alle 15) ha riportato il tema Milano al centro della campagna elettorale. «Oggi finalmente si torna a parlare di programmi - ha detto - in questa campagna da tanto tempo si parla di politica nazionale e di giustizia, di una serie di cose che non riguardano Milano".  

Dai blog