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La doppia vita del caporale

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Salvatore Parolisi aspettava con ansia il trasferimento da Ascoli Piceno a Sabaudia. Nella cittadina laziale avrebbe potuto incontrare nuovamente Francesca. La soldatessa con la quale aveva avviato una relazione due anni fa. Proprio nel periodo in cui la moglie attendeva «la piccola Vittoria». Carmela Melania Rea era in quei tempi a Somma Vesuviana, dai genitori, per avere maggiore aiuto nella gravidanza. E proprio in quei mesi il marito aveva tempo a disposizione per intrattenersi con una delle tante soldatesse che quotidianamente formava. Una storia uscita a fatica, a molti giorni dal ritrovamento del cadavere di Carmela Rea nel bosco vicino a Civitella del Tronto, in Abruzzo. Una vicenda venuta alla luce dopo i pianti e le dichiarazioni d'amore alla moglie, appena uccisa, fatte da Salvatore Parolisi in svariati programmi televisivi. E Melania del tradimento era a conoscenza, tanto che aveva telefonato alla soldatessa per dirle di lasciare stare il marito. Un'altra verità si sta definendo. Una verità che porta alla separazione di Salvatore dalla moglie, una separazione non ancora annunciata ma promessa all'amante. E proprio Francesca, 27 anni, è stata sentita dai carabinieri di Lecce, sua città natale, raccontando che l'ultimo incontro era avvenuto lo scorso gennaio.  «Io mi sono sentita presa in giro da Salvatore perché lui a me diceva certe cose e invece magari sono stata una delle tante storie che una persona può avere fuori dal matrimonio». Questo ha raccontato ai carabinieri, quando le hanno chiesto particolari del loro rapporto. Undici ore di interrogatorio come persona a conoscenza di aspetti attinenti soprattutto alla coppia e all'ambiente di lavoro di Parolisi. Ma anche Francesca a questo punto sembra fidarsi poco di quell'uomo che si diceva pronto a raggiungerla, senza la moglie al seguito, sulla costa laziale. «Se pure è stato vero, come diceva a me, che si voleva separare, sicuramente a Melania non avrebbe detto che si separava per un'altra donna, ma perché non andavano più d'accordo. Non voleva farla soffrire, questo è sicuro. Uno non aspetta il giorno di andare via per dire alla moglie che la sta lasciando». Parole di donna innamorata che difende il «suo» uomo ancora sotto i riflettori dei sospetti. Si è parlato anche dei coltelli che le soldatesse comprano in un'armeria vicino alla caserma ma sembra che le ferite sul corpo di Carmela siano più sottili rispetto a quelle dei tre coltelli presi dai Ros. Raffaella ha anche detto che il sangue nella macchina di Parolisi, dove spesso hanno fatto sesso, potrebbe essere suo. Intanto a Somma Vesuviana i familiari di Carmela aspettano la verità. E in settimana, finalmente, potrebbero ottenere il nulla osta per i funerali. A sua difesa Parolisi ricorda una coppia di anziani nei quali lui e la moglie si erano imbattuti nel pianoro di Colle San Marco - la donna teneva in mano una foglia - che potrebbero confermare la sua verità sulla presenza della moglie quel giorno.

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