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La Casa Bianca smentisce la Clinton

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Conun apparente cortocircuito informativo a Washington. Contrariamente a quanto annunciato dal segretario di Stato Hillary Clinton, «i pakistani non sono stati coinvolti in alcun modo nell'operazione di eliminazione di Osama bin Laden» ha chiarito il capo dell'antiterrorismo della Casa Bianca, Joe Brennan, specificando che Islamabad è stata tenuta all'oscuro dell'intera operazione ed è stata informata a cose fatte». Una dichiarazione che ha contraddetto anche il primo ministro Yusuf Raza Gilani che ha ammesso che «c'è stata una coordinazione tra le intelligence dei due Paesi», ma da Islamabad nessuna fonte ufficiale ha specificato le modalità di tale collaborazione né ha dato alcuna spiegazione. In serata l'ambasciatore pachistano a Londra, Wajid Shamsul Hasan, è stato più preciso: «È stata una operazione congiunta, in cui le forze americane e pachistane hanno collaborato segretamente, che è stata attuata professionalmente ed è finita con esito soddisfacente», ha detto. Poco prima il segretario di Stato Usa Hillary Clinton aveva chiaramente parlato di contributo pachistano per il successo della missione. «La collaborazione con il Pakistan ha aiutato gli americani a trovare il covo dove si nascondeva bin Laden», ha assicurato. Così il blitz notturno, nella villa-fortezza della cittadina Abbottabad, rischia di creare un nuovo attrito nelle già tormentate relazioni tra Islamabad e Washington, ai ferri corti per gli attacchi dei droni e le recenti accuse all'Isi di sostenere la rete talebana di Haqqani in Afghanistan.

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