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Ringrazia la magistratura il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, durante il suo intervento alla convention di Rete Italia e fa dei distinguo.

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Perloro ho una grande solidarietà e a loro vogliamo dare più mezzi e più risorse». «Vorrei sapere su quale base si dice che la riforma della Giustizia è punitiva nei confronti della magistratura, io non credo che sia un corpo isolato dello Stato ma ritengo che vadano ringraziate quelle migliaia di uomini e donne che svolgono il loro mestiere in buona coscienza». Ne approfitta dunque per ringraziare i giudici, il ministro della Giustizia Alfano, quella «stragrande maggioranza» che lavora duramente, «e sono quelli che arrestano i mafiosi. A loro va la nostra grande solidarietà». La riforma della Giustizia all'opposizione non piace ma in realtà, secondo il ministro non c'è condivisione perché a proporla è il governo Berlusconi. «La riforma non va bene perché siamo brutti e cattivi, questa l'ultima teoria della sinistra: dal '97 il malato giustizia si è ammalato e loro ci dicono di "no" a prescindere perché non condividono il proponente». Ma il governo non farà passi indietro. Anzi. Alfano assicura che «ci batteremo per far passare questa riforma nelle piazze». Proprio a Rete Italia, Alfano dice che chiederà il sostegno «per batterci con la militanza e contro il pregiudizio doloso. Sarà necessario - ha concluso - l'impegno di un grande partito, il nostro, guidato da Silvio Berlusconi». Il ministro della Giustizia parla anche di riforme, che vanno fatte, che sia adesso o anche nella prossima legislatura. Secondo Alfano «la sinistra è completamente distesa sul più becero dei conservatorismi. E per dirla con un loro motto: "se non ora quando?" Cosa aspettiamo a cambiare, che torni la sinistra?». Le riforme vanno fatte e dunque «facciamole noi - continua - prendendoci anche il tempo della prossima legislatura». Il vicepresidente della Camera Lupi, poi, ha spiegato: «Alfano non ha detto: "facciamo manifestazioni per la giustizia", ma che ci sarà un'azione per spiegare la riforma che è uno dei nostri punti di forza». «L'idea è di spiegare la riforma - ha detto Lupi - nelle diverse città, così come spiegheremo la riforma del Sud e quella del federalismo». Insomma ci sarà «una forte mobilitazione del partito - ha concluso - non manifestazioni di piazza. Rete Italia - ha concluso - è nel Pdl, quindi saremo nel Pdl a sostenere la riforma della giustizia che come ha detto il ministro Alfano è una riforma di cambiamento».

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