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Roma dialoga con Bengasi Lunedì gli insorti da Frattini

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Mentresi valutano le ipotesi di esilio per un Gheddafi non facile da convincere, neppure con la potenza di fuoco della Nato, i ribelli di Bengasi hanno già costituito una rete diplomatica discretamente solida. Dopo aver incassato il riconoscimento della Francia, il Cnt guarda con insistenza all'Italia che ieri, attraverso la Farnesina, ha ribadito di aver «tagliato tutti i contatti con il regime di Tripoli» («Gheddafi è finito») e di aver «intensificato i rapporti» con gli insorti. «Sono loro i nostri soli interlocutori», ha assicurato ad Al Jazira il portavoce del ministero degli Esteri, Maurizio Massari. Non è stato fatto il nome di Mahmoud Jibril, ma è chiaro che sarà lui, reduce dalla conferenza di Londra del 29 marzo, l'interlocutore di lunedì prossimo a Roma del capo della diplomazia italiana convinto, comunque, che debba essere l'Europa nel suo insieme a decidere sul riconoscimento della futura Libia.

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