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Voto libero in Egitto Anche la Siria nel caos

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Ilvento della rivolta continua a soffiare insistente in Medio Oriente e in Nord Africa. E mentre in Egitto si vota il referendum per modificare la Costituzione, nello Yemen continuano le repressioni. Delicata anche la situazione in Siria e Bahrain. EGITTO Gli egiziani hanno votato il pacchetto di modifiche costituzionali promosso dai militari al potere. Si tratta del primo voto libero degli ultimi decenni. I critici rispetto agli emendamenti proposti temono che i cambiamenti possano portare il movimento dei Fratelli musulmani a diventare la forza politica predominante. YEMEN Le violente repressioni delle forze di sicurezza non sono riuscite a fermare le manifestazioni di massa contro il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh, alleato degli Stati Uniti. L'esercito ha sparato e lanciato gas lacrimogeni su un accampamento di dimostranti ad Aden, ferendone almeno tredici. SIRIA. La polizia ha isolato la città meridionale di Daara, dove le forze di sicurezza hanno ucciso almeno cinque manifestanti. Il desiderio di democrazia è arrivato anche in questo Paese in cui la repressione governativa è una delle peggiori della regione. Le dieci donne arrestate mercoledì scorso in seguito alle proteste hanno iniziato uno sciopero della fame. BAHRAIN Un convoglio di medici del Kuwait e di merce sanitaria è in viaggio verso il Paese mentre le nazioni del Golfo continuano ad inviare truppe per sostenere la repressione delle proteste. IRAQ Circa 2mila sciiti hanno manifestato a Baghdad accusando il re saudita Abdullah di essere uno schiavo di Stati Uniti e Israele per aver inviato truppe militari nel Bahrain. L'esercito saudita sta aiutando le forze di sicurezza del Paese a fermare le proteste antigovernative guidate dagli sciiti contro il governo sunnita.

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