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La Lega attacca sinistra e Terzo polo e difende le piccole e medie imprese

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.La Lega va dritto al sodo. Di patrimoniale non vuole sentir parlare ed è proprio il capogruppo in commissione Attività produttive Alberto Torazzi a spiegare la linea del partito: «La filosofia della Lega è diversa da quella della sinistra e del Terzo polo: a chi crede che la crisi si risolve con la patrimoniale noi rispondiamo venendo incontro alle famiglie e alle imprese». Ecco allora che le parole si trasformano in impegni concreti che il Carroccio ha riportato in una mozione per il sostengo alle piccole e medie imprese che, come spiegano i leghisti, rappresentano il 94,8% del tessuto imprenditoriale e danno occupazione al 50% della popolazione lavorativa. Mozione che ieri pomeriggio ha ricevuto il sì bipartisan alla Camera. Risultato che poi si è ripetuto anche per tutte le altre presentate dalla maggioranza e dall'opposizione. Così, ora, i testi, approvati grazie ad un gioco di astensioni incrociate, impegnano il governo «ad avviare un processo di riforma complessiva del sistema tributario, che deve essere orientato anche alla progressiva riduzione della pressione fiscale, in particolare sulle Pmi; ad assumere iniziative volte a prevedere, nel rispetto dei vincoli di bilancio, ulteriori benefici fiscali per le piccole e medie imprese sul modello della cosiddetta Tremonti-ter; a procedere rapidamente alla riforma degli incentivi alle imprese basata su criteri di semplificazione e che preveda che non meno del 50% delle risorse di incentivazione vengano riservate alle micro e piccole imprese». Ma è stata proprio la Lega ieri mattina durante una conferenza stampa a Montecitorio a spiegare la bontà del testo presentato. «Obiettivo di questa mozione - affermava il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni - è il sostegno al tessuto economico del nostro Paese che ha sempre avuto nelle piccole e medie imprese la spina dorsale. Questo atto - spiega - rientra nell'azione portata avanti dal governo che è impegnato a realizzare azioni di stimolo e di sostegno alle Pmi». Posizione ribadita anche dal vicepresidente del gruppo Alessandro Montagnoli che conclude elogiando l'operato dell'esecutivo: «Questo governo ha fatto sì che la crisi internazionale abbia influito sul nostro Paese in maniera inferiore rispetto ad altre realtà grazie a provvedimenti di sostegno al mondo delle imprese di carattere amministrativo e finanziario».

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