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Italiani tra i più negativi al mondo

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HappyNew Year? Nel rilevamento di Capodanno appena 13 italiani su cento si sono detti ottimisti sulla possibilità di migliorare la propria situazione finanziaria di qui alla prossima estate, metà degli australiani e peggio anche di ungheresi (23 per cento), britannici (17 per cento) e belgi (16 per cento). Vero è che in Giappone e Francia la percentuale degli ottimisti è più bassa che a casa nostra: nel paese del Sol Levante appena l'11 per cento scommette in una ripresa a breve, mentre in Francia la percentuale è ancora più bassa, otto per cento. A spingere al ribasso l'ottimismo degli europei sono i «soliti noti» delle cronache degli ultimi mesi: preoccupazioni sullo stato dell'occupazione e della ripresa del mercato immobiliare, criminalità, immigrazione. Otto italiani su dieci sono convinti che il paese stia marciando nella direzione sbagliata, mentre venti su cento hanno messo il declino morale in testa alle ansie del presente e per il 23 per cento le tasse sono il cruccio maggiore. Ma è soprattutto la paura di perdere il posto che assilla gli italiani: lo teme il 71 per cento, contro l'81 per cento degli spagnoli e il 63 per cento degli americani. In paragone la disoccupazione è stata citata come maggior timore dal 45 per cento dei britannici, il 36 per cento dei cinesi e da solo 19 brasiliani su cento. Che l'ottimismo non stia più di casa in Europa e Usa non è una novità: lo aveva segnalato prima di Natale un rilevamento Gallup secondo cui la speranza per il futuro si è trasferita nei paesi emergenti del Bric, l'acronimo che sta per Brasile, Russia, India e Cina, o, più in generale, in Oriente. Ipsos Mori conferma: 91 brasiliani su cento vedono nella sfera di cristallo un portafogli più gonfio di adesso nel prossimo giugno, seguiti dal 69 per cento degli indiani, da sei argentini su dieci e 59 indonesiani su cento e una metà abbondante dei cinesi. «Ci sono segnali che la ripresa non sarà tranquilla. Il pessimismo economico in Gran Bretagna e nel resto dell'Europa è ancora alto e pochissime persone se la sentono di investire nel "mattone"», ha dichiarato Ashish Prashar, un portavoce di Ispos Mori.

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