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Manuel indagato per lesioni

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.Manuel De Santis, che ha colpito con il casco il minorenne, da ieri mattina è indagato per il gesto compiuto durante la manifestazione del 14 dicembre. Il minorenne, di 15 anni, ricoverato presso l'ospedale San Giovanni per una frattura nasale scomposta, è stato operato ieri, intervento che «è andato bene, è rientrato nella sua stanza e non è ancora completamente cosciente, ma il dottore ci ha assicurato che tutto è andato bene», ha detto il papà di Cristiano. I magistrati dell'Antiterrorismo, comunque, hanno verificato che la persona che si era autodenunciata, con l'assistenza dell'avvocato Tommaso Mancini, è la stessa che si vede in un filmato mentre colpisce il quindicenne con un casco. Maunel De Santis sarà convocato prossimamente in procura per fornire la sua versione dei fatti. Sabato scorso il giovane aveva scritto alla procura assumendosi la responsabilità dell'episodio e aveva chiesto, insieme con la famiglia, di incontrare privatamente Cristiano e i suoi familiari. Richiesta che per ora è stata respinta dai parenti del minore. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ha quindi ipotizzato lesioni gravi contro Manuel, reato che però potrebbe cambiare se i medici dell'ospedale San Giovanni dovessero scrivere un referto medico più grave rispetto a quanto accertato fino al momento dell'intervento. L'indagato sarà interrogato nei prossimi giorni a piazzale Clodio, una convocazione che sarà disposta soltanto dopo l'esame dei filmati registrati nel corso della manifestazione dagli agenti dell'antiterrorismo che si trovavano anche sui palazzi del centro storico della Capitale. In mano agli inquirenti ci sono sia i video girati dagli investigatori, sia i quelli amatoriali che sono stati presi da internet. Fino ad oggi, comunque, il ragazzo accusato di lesioni ha dichiarato che il suo gesto è stato fatto per «impulso» perché voleva evitare che altri manifestanti aggredissero le forze dell'ordine e che quidni raggiungessero il Senato. «È un cane sciolto - continua a ripetere l'avvocato di Manuel, il penalista Tommaso Mancini - non è legato a nessun gruppo». De Santis, comunque, era stato già fotografato dall'intelligence mentre si trovava alla riunione in un centro sociale nel quartiere San Lorenzo, lo stesso che ha rivendicato il lancio di letame a Palazzo Grazioli.

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