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Roma "ladrona" si tassa per gli alluvionati

Il Campidoglio, Roma

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Altro che Roma ladrona. Stavolta dovranno ricredersi anche i leghisti più rigorosi. La «melma» Capitale, come l'hanno definita alcuni esponenti del Carroccio dopo lo scandalo del concorso nazionale dei notai, tende la mano al Nord. Due giorni fa in Consiglio comunale una esponente del Partito democratico ha proposto di rinunciare al gettone di presenza e di devolverlo ai veneti colpiti dalle alluvioni. Gli onorevoli del parlamentino romano sono rimasti talmente impressionati dalla calamità che sta mettendo in ginocchio il Veneto che non ci hanno pensato due volte. Tutti hanno rinunciato al loro compenso e hanno approvato uno specifico ordine del giorno. «Roma Capitale è, e deve rappresentare, per tutte le istituzioni, un esempio da seguire soprattutto nel momento in cui la solidarietà alla popolazione italiana, in qualsiasi territorio essa risieda, diventa più necessaria - ha spiegato la promotrice dell'iniziativa, Monica Cirinnà - Malgrado non sempre i romani e i loro rappresentanti istituzionali siano ben visti dall'attuale governo veneto, e da quei ministri che purtroppo si ritengono padani dimenticandosi di rappresentare tutti gli italiani». Una precisazione a cui ha fatto seguito un'altra richiesta a favore degli abitanti del Veneto: «È necessario che il ministro Tremonti, oltre a stanziare immediatamente i fondi per far fronte ai danni e ai disagi provocati dall'alluvione, accolga la richiesta di Zaia, affinché i cittadini veneti versino le tasse al commissario straordinario nominato per le popolazioni colpite dalla calamità». Ma non è tutto. Oltre a rinunciare al gettone di presenza, intorno ai cento euro ciascuno, i consiglieri capitolini hanno anche attirato l'attenzione delle altre amministrazioni per spingerle a fare lo stesso. «Auspico che Roma Capitale sia d'esempio per tutte le altre amministrazioni locali e per questo invito gli altri colleghi di tutti i Consigli comunali, provinciali e regionali d'Italia a condividere questo gesto di generosità che intende dimostrare nel concreto l'unità d'Italia nel suo centocinquantesimo anniversario», ha concluso la Cirinnà. E se ora si attende che anche la Regione Lazio e la Provincia di Roma seguano l'esempio del Campidoglio, ieri sono stati proprio i consiglieri regionali veneti a devolvere la diaria giornaliera agli alluvionati. Un filo diretto con i romani che chissà se potrà diventare la base di un nuovo rapporto, cancellando d'un colpo i contrasti. Insomma, dopo il pranzo di fronte a Montecitorio a base di coda alla vaccinara e polenta, stavolta è una buona causa a unire i consiglieri romani con il Nord. Chissà se i leghisti smetteranno di gridare a Roma ladrona.

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