Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Miccichè fonda l'ennesimo partito «I terroni meglio dei polentoni»

default_image

  • a
  • a
  • a

Macon un distinguo: «Credo che i terroni siano meglio dei polentoni». Parte a modo suo, senza peli sulla lingua, Gianfranco Miccichè che, ieri, a Palermo ha dato vita, in un'atmosfera da convention americana, a «Forza del Sud». Un partito, quello del sottosegretario alla Presidenza, che già conta nove parlamentari (Camera e Senato) e cinque deputati regionali. «Noi non nasciamo come forza antiLega, ma vogliamo fare ciò che ha fatto la Lega», ha affermato Miccichè, calcando il palcoscenico dello splendido Teatro Politeama e davanti a una platea gremita. Il ministro Bossi è un «genio» che «ha capito prima di tutti che unendo le forze vive di un territorio è possibile aumentarne il peso specifico in maniera esponenziale». Ma - secondo distinguo del sottosegretario dalla Lega - «Forza del Sud è diversa, siamo portatori di valori positivi e siamo convinti che libertà e responsabilità siano facce della stessa medaglia». Dunque, tra cappellini, magliette, bandiere, gadget e le note di una banda musicale nasce Forza del Sud. C'era anche il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che indossava un foulard di colore arancione vivo, mentre tutti i seguaci del sottosegretario indossavano una cravatta dello stesso colore. Tante frecce all'arco del sottosegretario pronte a colpire. Ce n'erano pure per il presidente del Consiglio, anche se il padre del «61 a 0» in Sicilia, in questo caso, ha mirato fuori l'obiettivo: «Berlusconi ci metta nelle condizioni di stare con lui, altrimenti saremo contro di lui». Tradotto: «È arrivato il momento che i rapporti tra noi e il governo si chiariscano». Non sbaglia di certo il bersaglio quando mira sul leader dell'Udc. «Ho sentito Casini fare un ragionamento folle, dire cioè che la nascita del nostro partito avrebbe rischiato di dividere l'Italia in tre. Ebbene fino a qualche tempo fa, il bolognese Casini del Mezzogiorno sapeva solo che era un'ora dopo le undici e un'ora prima dell'una». Tra i primi a strizzare l'occhio a Miccichè, il partito Noi Sud che si dice pronto al dialogo.

Dai blog