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Per il giornalista e scrittore «la televisione non è mai stata tanto influente da incidere sulla politica.

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Unesempio su tutti: «Bisogna ricordarsi una regola fondamentale quando si fa l'equazione tra politica e televisione e cioè che la Lega Nord, che non ha mai avuto alcuna rappresentanza politica all'interno della Rai e non ha mai avuto alcuna influenza all'interno di quella che è stata la più grande struttura cultura nazionale, ha mietuto, nonostante questo, successi elettorali. Consensi che hanno sovvertito l'idea che chi controlla il televisore controlla la fabbrica della politica. Certo, la tv incide sicuramente ma su un pubblico ristretto. Da un lato ci sono 5 milioni di italiani chiaramente antiberlusconiani che si militarizzano negli ascolti e determinano il successo di determinate cose. Dall'altra parte c'è l'imbecillità totale della destra che non riesce mai a partorire qualcosa che possa essere altrettanto forte e potente».

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