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Sul segreto di Stato c'è l'incognita Fli

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Lesedute del Copasir in programma per domani, con l'esame sul segreto di stato, e mercoledì, con l'audizione del direttore dell'Aise Adriano Santini, segneranno la ripresa delle attività dopo le tensioni politiche delle ultime settimane. Ma rischiamo di mettere in luce altre divisioni, al cui interno Futuro e libertà potrebbe giocare un suo ruolo. La riunione di martedì, infatti, ruota attorno a un tema controverso, quello del segreto di stato. È vero che il parere del Copasir in materia non è vincolante, ma eventuali frizioni, in questa fase, sarebbero senz'altro significative sul piano politico. Nei giorni scorsi il Copasir ha subito pesantemente le ripercussioni del braccio di ferro tra Pdl e Fli e i componenti Pdl hanno deciso di disertare le riunioni del Comitato bloccandone di fatto i lavori. Il blocco è rientrato dopo le risposte arrivate dai presidenti di Camera e Senato. E dopo la decisione del presidente del Copasir, Massimo D'Alema, di inviare un esposto all'autorità giudiziaria per denunciare una fuga di notizie sulla vicenda dei presunti pedinamenti del parlamentare del Fli Italo Bocchino da parte di 007. Per domani quindi, Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello e Giuseppe Esposito, tutti Pdl, hanno assicurato la loro presenza al Copasir. La base di discussione è il testo messo a punto dalla Commissione Granata, il pool di giuristi guidato dal presidente emerito della Consulta Renato Granata incaricato dal governo di formulare proposte sul segreto di stato e sulla legge 2007 di riforma dei servizi segreti. Sull'accesso ai documenti secretati, l'ipotesi avanzata dalla Commissione prevede un meccanismo che di fatto consente di reiterare il segreto oltre i 30 anni. Nella relazione sulla riforma dei servizi, inoltre, sono contenute proposte per estendere l'obbligo di opporre il segreto a chiunque venga a conoscenza di fatti coperti dal vincolo, si sollevano dubbi su un uso troppo esteso dei concorsi nell'assunzione degli 007 e si interpreta la legge attuale ritenendo che autorizzi l'uso delle intercettazioni preventive da parte degli Servizi, previo via libera del premier. Un impianto che non convincerebbe tutti i componenti del Copasir, in particolare quelli del Pd. Come si schiererà Futuro e libertà, che in Copasir è rappresentato da Carmelo Briguglio, il commissario di cui il Pdl chiedeva la testa? La sua decisione potrebbe fare la differenza rispetto alla possibilità di chiedere modifiche alla relazione Granata e di raggiungere l'intesa su un testo condiviso.

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