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La guerriglia rifiuta la mano tesa di Karzai

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L'ottimismodel presidente è stato stemperato, però, dalla realtà degli scontri armati e degli attentati che continuano a insanguinare il paese, come quello che è costato la vita a quattro alpini. Karzai ha avviato, con l'aiuto di una assemblea di pace (Jirga), un piano per arrivare all'apertura di un dialogo con gli oppositori armati, talebani e non. A questa mano tesa, però, i talebani e gli altri gruppi armati hanno risposto sostanzialmente di no, ponendo come condizione previa il ritiro delle truppe straniere dall'Afghanistan (circa 150.000 uomini). Solo il gruppo di Gulbuddin Hekmatyar è sembrato più possibilista inviando una delegazione a Kabul che ha incontrato personalità politiche nazionali e straniere, senza però apparentemente raggiungere risultati concreti.

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