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Alla Camera tra hi-tech e bigliettini

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IlTransatlantico sembra trasformarsi in una classe scolastica con tanto di «buoni» e «cattivi», pallette di carta lanciate da uno scranno all'altro, compagni di banco da separare, insulti che volano, e una campanella - quella del presidente della Camera - che suona spesso per richiamare tutti all'ordine. Applausi/1 Quelli rivolti al presidente del Consiglio alla fine saranno cinquanta. La cosa curiosa è che tutti e cinquanta partono dalle mani della deputata del Pdl Michaela Biancofiore, una vera e propria capo claque (in alcuni casi per altro le capita la sgradevole empasse di non essere seguita da nessuno, come a volte capita a teatro quando parte un applauso «moscio»). Mariarosaria Rossi a un certo punto la riprende: «Non esagerare». Risparmia pure sugli applausi, invece, il ministro Brunetta: sempre e solo battendo una mano sul banco del Consiglio dei ministri. Applausi/2 Ci sono poi gli applausi che non ti aspetti. Italo Bocchino, ad esempio, batte le mani quando il segretario del Pd Pier Luigi Bersani parla di «gogna mediatica» messa a punto contro chi ha osato alzare il dito contro il premier. I finiani, pur avendo votato la fiducia, durante il discorso di Berlusconi non applaudono quasi mai. L'unica eccezione è Giuseppe Consolo: quando il Cav parla di giustizia, il suo è un applauso continuo, sotto le occhiatacce di Fabio Granata. Incontri pericolosi Anche Nichi Vendola è a Montecitorio. Il governatore della Puglia incontra Giulio Tremonti, in un confronto che lui stesso ha definito «distensivo» sulla situazione della sanità della Regione. Summit trasversale anche nel cortile di fronte al Transatlantico: Roberto Maroni chiacchiera con Fassino e Bersani. Parapiglia Il primo ad essere richiamato - con tanto di scampanellata - da Fini è Furio Colombo. Il premier sta elencando i risultati ottenuti dal governo nella lotta alla criminalità: «alla mafia - spiega - sono stati inferti moltissimi colpi». «Anche ai giudici...», urla il deputato del Pd. L'intervento di Di Pietro, poi, è tutto un insulto. Un deputato leghista contrattacca: «La tua intelligenza è pari solo al tuo italiano». Pizzini I più attivi su questo fronte sono i finiani. Prima Bocchino si alza e consegna un bigliettino a Carmelo Lo Monte, deputato dell'Mpa. Poi è Granata che vuole consegnare un pizzino proprio al capogruppo di Fli. I due sono seduti nella stessa fila, uno da un lato e uno dall'altro. Granata pur di non far passare la missiva nelle mani di Briguglio, Conte e Moroni che gli sono a fianco, si alza, fa tutto il giro e consegna il messaggio «segreto» a Bocchino. Anche il Cav scrive un pizzino. Il destinatario è Cicchitto, ma il messaggio è per il leader dell'Udc che ha detto che il governo non ha fatto nulla: «Ricorda a Casini - scrive nel bigliettino - che 35 cose le abbiamo fatte (35 fiducie)». iPad Tra i deputati l'aggeggino hi-tech spopola. Tra i più assidui utilizzatori Walter Veltroni e Giorgia Meloni. Compleanno Ieri a festeggiarlo erano sia Berlusconi che Bersani. «È l'unica cosa che abbiamo in comune», ha detto il leader del Pd.

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