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Gianfranco Fini ha finalmente trovato la sua dimensione.

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Moltomeglio il Pd. In fondo sono mesi che nel Pdl il presidente della Camera si è conquistato l'appellativo di «compagno Fini». Ora ha finalmente deciso di uscire allo scoperto. Due manifestazioni nel giro di un mese. Entrambe sul tema della legalità. Insieme a due veri e propri «simboli» democratici: Walter Veltroni e Massimo D'Alema. Proprio quelli che da 15 anni si danno battaglia per il controllo del principale partito del centrosinistra. Difficile dire dove porterà questa corrispondenza d'amorosi sensi. Di certo c'è che il duello tra Walter e il lìder Maximo divide anche la galassia finiana. Almeno nella forma. Il 25 settembre Fini sarà a Pollica con Veltroni e Roberto Saviano. L'iniziativa, inizialmente prevista in Calabria, è stata spostata nel comune del Cilento dopo l'uccisione del sindaco Angelo Vassallo. Ad organizzarla la fondazione veltroniana Democratica diretta da Salvatore Vassallo e Generazione Italia. Ma se GI punta su Veltroni e Saviano, Farefuturo non è da meno. E infatti si occupa dell'organizzazione del secondo incontro. Dal 22 al 23 ottobre si svolgerà ad Asolo (Treviso) la terza edizione dei dialoghi asolani. Il workshop, promosso assieme alla fondazione dalemiana Italianieuropei, è ormai un appuntamento fisso aperto ad un gruppo di cento giovani under 35, provenienti da tutta Italia e selezionati attraverso un bando pubblico. Il tema di ques'anno sarà: «La legalità del cittadino, la legalità delle istituzioni». Insomma due convegni molto simili, a distanza di un mese e con i due principali contendenti del Pd a fare da spalla. Che la competizione democratica abbia contagiato un po' anche i Fini boys? Che Farefuturo e Generazione Italia stiano facendo a gara per conquistare il cuore del Pd? Magari il presidente della Camera spera semplicemente che tra i due litiganti sia lui, il terzo incomodo, a godere. Nic. Imb.

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