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Dov'è finito Tulliani?

Giancarlo Tulliani lava la Ferrari 458 a Montecarlo

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{{IMG_SX}}Vabbè che la stagione è ancora dolce, che il mare a settembre, magari ai Tropici, culla tenero e discreto. Vabbè che la montagna, adesso, già incanta con i colori screziati delle foglie. Vabbè che questi sono i giorni dei raffinati in buen retiro, fuori dalla pazza folla. Ma la casalinga di Voghera, il metalmeccanico che ha fatto il mutuo per un «suvvetto», questa ggente insomma il tarlo non riesce a levarselo dalla testa. Un pensiero fisso, ogni giorno all'edicola, ogni sera all'ora dei tiggì. Ma quanto durano le vacanze del Tulliani signor Giancarlo? Ma dove sta Zazà, ovvero il cognatino? Perché non chiama, non manda un sms, magari un profilo nuovo su Facebook? Perché a Gianfry, dopo che l'ha inguaiato, non ha fatto la sorpresa di sedersi in prima fila lì, a Mirabello? Che so, un'improvvisata, una sortita da «C'è posta per te», una «carrambata», ché magari Maria De Filippi ci organizzava subito sul Biscione una puntata speciale e il Cav faceva una rimpatriata al Castello di Tor Crescenza con Ely, le bambine, il Delfino del de cuius Almirante? Invece no, il ragazzo irresistibile continua a latitare. Perfino ora che quel galantuomo di Pontone deve andare a palazzo di giustizia per colpa sua. Così tutti i poveri diavoli che non hanno avuto nel destino di farsi la foto di famiglia con la terza carica dello Stato si arrovellano a immaginare che fine abbia fatto. Ecco qualche ipotesi. Se ne sta acquattato a lisciarsi il ciuffo e a lustrare con il gomito della giacca denim il fanale sinistro della Ferrari. In qualche atollo sperduto o sotto qualche cima esotica. Oppure. Lo cercano ovunque e lui invece, in mezzo al tutto il bailamme che ha provocato, sta nascosto nel sotterraneo da abate Faria che in due mesi ha avuto il tempo di scavare negli scantinati di boulevard Princesse Charlotte. Da qui spunta a mezzanotte - baffi, occhiali e un cuscino sotto la camicia, a simulare la pancetta - direttamente nel Casino di Monaco. Punta due fiches, gli si moltiplicano, perché Ely gli ha spifferato il trucco di Gaucci per vincere d'azzardo. O ancora. Ha avuto un colpo di fortuna ai Caraibi oppure a Santo Domingo, dove s'era inguattato il cognato «Gauccione» che poi lo trasformò nel «ducetto» della Viberbese Calcio. Così Giancarlo ha comprato un quartierino a prezzi di favore da una società off shore che resta segreta, ma si sussurra che abbia un nome intrigante come quelle proprietarie dell'appartamento di Montecarlo, tipo Timara o Printemps. Ma insomma, pensano i poveracci appena tornati dalle ferie in campeggio o in campagna dalla suocera: 'sta storia delle vacanze del Tullianino dura troppo. Se lo ripetono ogni mattina i travet che manco possono più ammarlarsi, sennò Brunetta li licenzia. Ci si arrabbia forse perfino Napolitano, che, disciplinato, ha riposto la paglia. E ci si strugge Elisabetta, che ha dismesso i bikini a fiori. E lui però? Missing, cocciuto. Via, un'altra vita, manco fosse il fu Mattia Pascal. Con quali soldi, se non ha azzeccato qualche colpaccio? Sessanta giorni sono lunghi. Non li ha sciupati i milioni guadagnati in Rai col contrattino usa e getta per la «Absolute Television» di mammà? Non glieli ha sugati la belva rossa uscita da Maranello? E poi: ce lo vedete, il Tullianino, nascosto? Roba da esaurimento nervoso non poter apparire. Adieu le passeggiate in Hogans sul lungomare di Montecarlo. Adieu cenette a lume di candela chez «Avenue 31», proprio davanti al Forum Grimaldi, dove è meglio di ogni Prozac ordinare champagne e il plateau royal di ostriche. Monsieur Tullianì, ovunque tu sia, torna. Sarà dura all'inizio, ma a poco a poco ritroverai la tua serenità di bamboccione. A via Aurelia c'è una casa che ti aspetta. E magari Gianfry, dopo averti tenuto un po' il muso, ti ridarà una pacca sulle spalle.

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