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Napolitano: "Scontro politico verso una soluzione benigna"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Venezia con  Alessandro Gassman

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Davanti all'incognita della ripresa economica globale in difficoltà "la politica si dovrà concentrare per forza" sull'economia. Ne è convinto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, parlando con i giornalisti al suo arrivo alla Biennale di Venezia, ha rinnovato l'appello affinchè la politica continui a porre attenzione ai temi economici in questa fase delicata, "anche se è stata approvata la manovra".  Secondo il Capo dello Stato, in particolare, "bisogna verificare soprattutto qual'è l'andamento della congiuntura sul piano mondiale, europeo e nazionale". POLITICA INFERNALE - All'orizzonte però cìè anche la possibilità di elezioni anticipate o la costituzione di un nuovo esecutivo, se la maggioranza non dovesse ricompattarsi.  "Ho già detto che non faccio previsioni - ha detto Napolitano - quando accade qualcosa che coinvolga le mie decisioni, allora rifletto e adotto e motivo le decisioni". Per il capo dello Stato nella situazione politica attuale è necessario "leggere quello che viene detto e i passi che vengono annunciati, cercando di non confondersi. C'è una grande molteplicità di idee, sovrapposizioni, ipotesi su cosa succederà - fa sapere il presidente - Ci sono tremila punti interrogativi che, poi, a un dato momento, si scioglieranno". Napolitano, dunque, cerca di non farsi coinvolgere dal clima "infernale" di questa estate della politica. Scherzando con i giornalisti il Presidente, accompagnato dalla moglie Clio, ha dichiarato: "Io cerco di non sentirmi mai all'inferno". Sulle tante ipotesi che animano il dibattito politico e sulla confusione di questi giorni e sulle ventilate ipotesi di elezioni anticipate, il presidente però è ottimista: "Si va verso un'evoluzione più benigna,  siamo nella febbre politica del 'no, non è vero', dei 'sotto sotto' e dei 'ma'".   PROCESSO BREVE - Il presidente della Repubblica, sulla sua eventuale chiamata in causa da parte del Governo per le leggi in gestazione, preferisce fare domande piuttosto che rispondere a quelle dei giornalisti. I quali gli chiedono se fra questi provvedimenti  potrebbe arrivare quello sul processo breve. "In queste cose - dice - ho già detto tante volte mentre si discuteva della legge sulle intercettazioni. Sapete che fine ha fatto questa legge? - ha proseguito Napolitano rivolgendosi ai cronisti - siete informati?". Alla replica di un giornalista: "Un binario morto?", il presidente ha concluso: "Ecco...".  

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