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Se Tulliani rischia la fine di Siffredi

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Leggendo l'articolo sul Gran premio di Montecarlo di Giancarlo Tulliani qualche lettore ci ha contestato l'ingeneroso paragone fra il cognato di Fini e Valentino Rossi. «Ma come?! - hanno attaccato i tifosi di Super Vale - lui rischia la pelle, guadagna un sacco di soldi, almeno un po' all'estero per lavoro ci stava e soprattutto è simpatico». Altri lettori che di MotoGp non capiscono nulla ma di finanza sì, continuano invece a chiedersi quale ragione porti uno sostanzialmente sfigato come Tulliani a prendere la residenza a Monaco (peraltro quando la maggior parte degli italiani sono rientrati attraverso l'ultimo scudo di Tremonti): «O la prendi per status symbol e allora sei un pirla o la prendi per coprire delle cose che in Italia non puoi fare. E poi – ci scrivono - ma Fini non si è mai accorto che il cognatino aveva la Ferrari targata MC? Pensava fosse Macerata?».   Poiché i lettori hanno sempre ragione, ci riproviamo con i quiz ma cambiamo personaggio. Magari scontentando un altro genere di fans. Cosa hanno in comune Giancarlo Tulliani e Rocco Siffredi? Entrambi hanno la residenza fiscale all'estero. Solo che Siffredi è finito nel mirino della Procura di Chieti per reati fiscali commessi tra il 2002 e il 2005. L'iscrizione nel registro degli indagati, deriva dagli accertamenti fiscali avviati lo scorso anno dalla tenenza della Guardia di Finanza di Ortona, coordinata dal comando provinciale di Chieti, che hanno portato ad accertare un'evasione complessiva di oltre 2 milioni di euro, con evasione dell'Iva per circa 200 mila euro. A quanto si sa, il mese scorso Rocco avrebbe siglato con l'Agenzia delle entrate un verbale con adesione che dovrebbe portare al recupero di poco meno di un milione di euro. I redditi finiti sotto la lente degli investigatori sono quelli che Siffredi, già principe dei pornoattori e oggi produttore di film hard, avrebbe occultato all'erario attraverso la fittizia istituzione di società in diversi paradisi fiscali. Dagli accertamenti effettuati sul conto di Siffredi e della moglie è emerso che i due, residenti fino al 2005 in provincia di Chieti, avrebbero fissato la propria dimora a Roma, in una villa risultata intestata a una società britannica.   «Non sono un evasore fiscale. Sono vittima di un malfunzionamento da parte del Comune di Ortona» ha replicato l'ex attore. «Il Comune ha trasmesso con quattro anni di ritardo il trasferimento della mia residenza in Ungheria, dove vivo dal 1997. Sono uno dei pochissimi vip che ha la residenza fuori vivendo davvero all'estero. I miei bambini vanno a scuola a Budapest». Per il produttore di film hard il suo disguido con il fisco nasce anche dalla sua professione: «Faccio l'attore hard da 25 anni. Gran parte della mia carriera si è svolta all'estero perché non si capiva se la legge italiana consentiva questo tipo di attività o no. Questo mette molto in difficoltà la gente del nostro mondo, in Italia si rischia la galera». Tulliani non dovrebbe avere di questi problemi. Anche perché sugli attributi di Rocco non si scherza, mentre Giancarlo ce li deve ancora far vedere.  

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