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Basta privilegi, il Lazio elimina auto blu e poltrone

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Il Consiglio regionale del Lazio

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Il Consiglio regionale vara la stagione dell'austerity e tagllia auto blu, poltrone, uffici e indennità. L'Ufficio di presidenza ha infatti approvato una riorganizzazione generale delle strutture amministrative della Pisana che comporta una drastica riduzione di direzioni, aree e uffici. Il riassetto punta a dimezzare il costo della macchina burocratica che oggi pesa sulle casse regionali per circa 8 milioni di euro. A spiegare la ratio del provvedimento è lo stesso presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese: «La governatrice Renata Polverini e la giunta regionale hanno proposto un assestamento di bilancio votato al risparmio e alla responsabilità. E anche noi stamo facendo la nostra parte in questo senso. Prima di chiedere sacrifici e mettere le mani nelle tasche dei cittadini, dobbiamo dare il buon esempio e ridurre i costi della politica e della macchina amministrativa in generale». Il costo dell'attività del Consiglio regionale passerà così da 8 a 4 milioni di euro l'anno, spiega ancora Abbruzzese, che assicura: «Non stiamo parlando di risparmi futuri, ma di provvedimenti immediati». Entrando nello specifico, i «servizi» da 7 passeranno a 4, le «aree» da 30 a 18 e gli «uffici» da 22 a 12 con un taglio di 3 dirigenti apicali, 12 dirigenti di area di seconda fascia e 10 dirigenti di ufficio di seconda fascia. «Non si tratta solo di una razionalizzazione e di uno snellimento di strutture fino ad oggi ingarbugliate, ma anche di un vero e proprio taglio di troppe dirigenze, assegnate spesso senza un reale fabbisogno gestionale e corrispondenti carichi di lavoro», chiosa Abbruzzese. Per quanto riguarda le strutture amministrativamente autonome (Corecom, Comitato regionale di controllo contabile, Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, Difensore civico, Garante dei detenuti, Garante dell'infanzia e Consiglio delle autonome locali) saranno confermate 10 aree, ma gli uffici passeranno da 7 a 2, con un taglio di 5 dirienti di seconda fascia. «Si tratta di una macrostruttura simile a un complicatissimo domino - spiega ancora il presidente dell'Aula della Pisana - La politica non è fatta di parole, ma di fatti. Con questo primo atto concreto ci sarà davvero un cambio di passo e mi auguro che ci sia la collaborazione di tutti gli uffici e delle forze politiche e sindacali affinché questi cambiamenti possano rappresentare il volano per scrivere una nuova pagina della nostra Regione. La classe politica deve dare il buon esempio e dimostrare di saper mettere in campo quegli strumenti che servono a razionalizare i costi e migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione. Il mio impegno inizia quindi con una politica di risparmi e di razionalizzazione della spesa». Un capitolo fondamentale del nuovo corso del Consiglio regionale è costituito dal taglio delle auto blu. Ciascuna costa ai contribuenti 70 mila euro l'anno. Il parco auto in dotazione alla Pisana verrà ridotto del 30%: le auto passeranno da 36 a 25. La sopprressione di 11 vetture comporterà un risparmio complessivo di 770 mila euro l'anno. «Nessuno avrà più una macchina assegnata nominalmente, ma tutte saranno a disposizione solo ed esclusivamente per esigenze di servizio» assicura Abbruzzese, secondo cui tutti i tagli sono in linea col decreto Brunetta. «Anche la diminuzione della auto blu rientra nella lotta agli sprechi. Il ministro sta lavorando a un primo censimento delle vetture, che costano complessivamente oltre 4 miliardi di euro l'anno. Se si ricorresse al noleggio delle auto blu con conducente i costi verrebbero ulteriormente abbattuti». Infine, l'Ufficio di presidenza della Pisana ha approvato il taglio del 10% degli stipendi dei direttori (per un risparmio di 100 mila euro l'anno). Stesso taglio anche per i dirigenti apicali dell'Ufficio di gabinetto del presidente del Consiglio, per un risparmio di altri 50 mila euro. La rassegna stampa poi diventerà solo on line, fino ad oggi realizzata in forma cartacea e distribuita negli uffici per un totale di 140 copie. «È impensabile che si sprechino 50 risme di carta al giorno con le nuove tecnologie a disposizione». Il risparmio? Circa 50 mila euro l'anno. «Tre stipendi di un operaio della Fiat», chiosa amaro Abbruzzese.

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