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"Rai faziosa? Niente contratto"

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi

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l vertice del Pdl a palazzo Grazioli non era ancora iniziato quando Silvio Berlusconi, parlando con alcuni presenti, è tornato ad attaccare l'informazione della Rai. "O cambia oppure non firmo il contratto di servizio...", ha osservato il Cavaliere spiegando di parlare nella veste di ministro dello Sviluppo economico. Il presidente del Consiglio, viene riferito, ha ribadito il suo disappunto nei confronti di alcune trasmissioni a suo dire faziose. "O fa le cose come devono essere fatte oppure niente firma al contratto di servizio", questo il ragionamento del Cavaliere. SOLO UNA BATTUTA - Qualcuno dei presenti ha però assicurato che si è trattato solo di una battuta, ma di sicuro il Cav all'ufficio di presidenza del Pdl avrebbe manifestato la tentazione di non firmare il contratto di servizio con  la Rai, un compito che in questo momento spetta a lui in quanto ministro ad interim per lo Sviluppo economico. Raccontano i presenti che il presidente del Consiglio sia tornato a lamentarsi degli attacchi subiti dal governo da parte delle trasmissioni Rai fino sbottare, con quella che per qualcuno è stata solo una battuta: "Quasi quasi non firmo il contratto di servizio". STOP AL CONFLITTO DI INTERESSI - "Con la minaccia di non firmare il contratto di servizio il conflitto di interessi del Presidente Berlusconi oltre che una tragedia diventa anche una farsa", commenta Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazioni del Partito Democratico. "È ovvio che il proprietario di Mediaset non può firmare quel contratto diventando così anche sul piano formale l'interlocutore- controllore della Rai - dichiara Gentiloni - resta la gravità di una minaccia rivolta al vertice Rai in una giornata in cui sono attese importanti decisioni sui palinsesti". "È la prova che siamo in uno stato fascista e piduista", attacca il leader dell'Idv Antonio Di Pietro.

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