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Le donne oggi solo vittime dei luoghi comuni

Il ministro Gelmini

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Nei lontanissimi anni '70 la sinistra era «diversa» perché, come era solita ribadire, metteva al centro la donna e i suoi problemi. È vero, erano anni in cui le donne, combattive e trionfanti, manifestavano per le strade con gonnellone a fiori, zoccoli e tracolla di cuoio vera Tolfa ... Era un'epoca lontana, tanto come le guerre d'indipendenza per le ragazzine di oggi, figlie e nipoti di quelle donne arrabbiate che chiedevano parità. Qualcuna di loro, più politicizzata, continuò a distribuire l'Unità casa per casa la domenica mattina, a lavorare nelle sezioni di partito per il tesseramento, per preparare le riunioni, organizzare i comizi e le manifestazioni. Qualcuna per diventare «organica» cioè fare carriera nel partito e diventare segretario o responsabile in federazione. Una breve parentesi, perché quando negli anni '90 l'allora Pci cominciò a tagliare i costi, le prime a farne le spese furono proprio le donne che si ritrovarono praticamente «disoccupate».   Le stesse che ogni 8 marzo, hanno continuato a chiedere agli uomini di non regalare fiori ma portare rispetto. Insomma, è stata mai raggiunta quella parità tanto agognata dal femminismo? Esiste quel rispetto? Oggi al centro del centro sembra esserci il disprezzo per la donna o, meglio, per un certo tipo di donna. Politicamente vicina a Berlusconi, o che piaccia al premier. Fra le infinite contraddizioni di una sinistra che dalle donne non si sa bene cosa voglia e per le donne non si sa bene cosa faccia c'è anche questo. E sì, perché nel modernissimo ed ipertecnologico 2010, la bellezza ancora turba la sinistra. Non tramonta mai il sole, infatti, sul luogo comune belle e cretine, brutte e intelligenti. Se fai la scienziata sarai di certo brutta, se fai la massaggiatrice sei bella ma quasi certamente puttana, se sei ministro come la Carfagna certo, sei innegabilmente bella, ma difficilmente la politica è il tuo mestiere, se sei ministro come la Gelmini sei solo rompicoglioni, neanche bella, se invece sei come la Meloni allora per la satira, di sinistra, sei una ministronza.   La parola è la forma suprema del comunicare e la sinistra comunica così. In «Una stanza tutta per sé» di Virginia Woolf, c'è l'immagine di intere librerie piene di libri di uomini che parlano delle donne. Ecco, parlano. Capirle è altro. E se poi in pieno 2010, una fiction come Sissi ha sbaragliato gli ascolti, confermando che tante ragazzine di oggi se ne fregano di laurea, master e carriera, ma preferiscono quella che voleva anche Pretty Woman, e cioè la favola, lasciatele sognare...I sogni, marzullescamente, aiutano a vivere e voi, uomini, abbiate comunque rispetto e ogni tanto regalate pure i fiori.  

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