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Le autorità mettono sotto torchio il supertestimone della "cricca"

Angelo Balducci accusato di corruzione nell'inchiesta sui Grandi Eventi

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Mogli, cognati, generi, e amici. Chiunque fosse «vicino» alla cricca adesso è nel mirino degli inquirenti. Chiunque è «indiziato» di aver usufruito dei presunti contatti illeciti degli indagati nell'inchiesta sui grandi eventi con il mondo politico o imprenditoriale. E quasi tutti, in un modo o nell'altro, sono collegati ad Angelo Balducci, al costruttore Diego Anemone, a Fabio De Santis e all'imprenditore Mauro Della Giovampaola. I magistrati in questi giorni stanno infatti interrogando di nuovo tutte le persone vicine agli indagati. Stanno esaminando le migliaia e migliaia di intercettazioni e di interrogatori di indagati e testimoni per individuare, tra l'altro, chi ha gestito il presunto giro di «mazzette» usate per ottenere gli appalti illeciti. E nel lungo elenco di sospettati ci sono sempre parenti e amici degli indagati. Gli inquirenti avrebbero anche individuato, tra le persone vicine, soprattutto ad Angelo Balducci, un personaggio che potrebbe dare un'ulteriore accelerazione alle indagini. Fornire cioè dettagli importanti per le indagini. Che sarebbe a conoscenza dei movimenti di denaro e dei contatti «illeciti» tra gli indagati e i «vip» coinvolti a vario titolo nella maxi inchiesta. Questo «supertestimone» conoscerebbe dunque dettagli fondamentali per gli inquirenti che indagano sui grandi appalti, dai lavori del G8 alla Maddalena, alla Scuola Marescialli, ai Mondiali di Nuoto Roma 2009. La procura di Perugia, intanto, studia i conti correnti dell'architetto Angelo Zampolini, quella di Firenze i passaggi dell'appalto per la Scuola marescialli. I magistrati umbri e toscani continuano il lavoro serrato e parallelo dell'inchiesta sui grandi eventi. Mentre gli investigatori perugini sono alla ricerca di eventuali altre operazioni legate all'acquisto di case, quelli fiorentini affinano lo stralcio delle indagini sull'appalto per la Scuola marescialli, quello che riguarda, fra gli altri, il coordinatore del Pdl Denis Verdini e l'imprenditore Riccardo Fusi. Intanto, iniziano a delinearsi le strategie difensive: l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli potrebbe «smarcarsi» da Angelo Balducci, Fabio De Santis e l'avvocato Guido Cerruti. Il difensore di Piscicelli, l'avvocato Marcello Melandri, sta infatti valutando la possibilità di chiedere il giudizio abbreviato. Questo, di fatto, comporterebbe una scissione del primo processo per l'appalto della Scuola marescialli: il 15 giugno a Firenze si aprirebbe il dibattimento per Balducci e gli altri, con sfilata in aula di testi e nuove perizie. Per Piscicelli ci sarebbe invece il giudizio davanti al giudice dell'udienza preliminare in una data diversa e con la possibilità per accusa e difesa di basarsi solo sulle carte già depositate. Il giro di amicizie «eccellenti», comunque, ha portato gli inquirenti a svolgere anche una serie di accertamenti sul rapporto che avrebbero avuto alcuni giudici amministrativi nei confronti della cricca. Tra questi, quelli del presidente del Tar della Lombardia che, secondo gli inquirenti di Firenze, avrebbe dato il via libera alla cricca per ottenere un appalto. Era luglio del 2009 quando un ricorso arriva sulla scrivania dell'alto magistrato. L'atto riguarda un contenzionso tra il Consorzio Stabile Sis e la società Infrastrutture Lombarde, relative all'appalto in concessione per la costruzione e gestione dell'autostrada regionale «Brovi Pavia Mortara», lunga 52 chilometri, per un importo stimato in un miliardo e ottocento milioni. Il ricorso finisce dunque nelle mani del presidente Piermaria Piacentini, che nell'ordinanza del 22 luglio nomina un consulente tecnico al quale pone sei quesiti. E il Ctu incaricato è Angelo Balducci, che il 20 gennaio 2010 deposita al Tar della Lombardia la consulenza richiesta, che dà parere favorevole al Consorzio Stabile Sis, che è rappresentato e difeso dagli avvocati Di Tirsia di Belmonte e Patrizio Zappa, nomi che emergono più volte nelle numerse intercettazioni telefoniche degli investigatori fiorentini.

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