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Scajola: "Mi dimetto per difendermi"

Claudio Scajola annuncia le sue dimissioni da ministro dello Sviluppo economico

Berlusconi: va via un ministro capace

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 Il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola annuncia le sue dimissioni. "Vivo da 10 giorni una grande sofferenza", dice in conferenza stampa, e "in questa situazione che non auguro a nessuno, devo difendermi. E per difendermi, non posso più continuare a fare il Ministro". Le dimissioni vengono annunciate a seguito delle notizie emerse sull'inchiesta sugli appalti del G8 alla Maddalena e sulla compravendita di un appartamento a Roma in zona Colosseo con presunti fondi neri legati all'imprenditore Diego Anemone.   CAMPAGNA MEDIATICA - Il ministro dimissionario denuncia: "Sono al centro di una campagna mediatica senza precedenti, su una inchiesta giudiziaria nella quale non sono indagato. Mi ritrovo notte e mattina a seguire le rassegne stampa per capire di cosa si parla - continua Scajola -  mi trovo quotidianamente esposto a ricostruzioni giornalistiche di cui non conosco il contenuto e che sono contraddittorie tra di loro". NON VIVO IN UNA CASA PAGATA DA ALTRI - "Un ministro della Repubblica, non può sospettare di abitare in una casa in parte pagata da altri - ha detto Scajola - Questa è la motivazione principale, quella più forte che mi spinge a dimettermi, convinto di essere estraneo a questa vicenda". Il ministro ha anche fatto sapere di aver ricevuto la solidarietà del partito e del presidente el Consiglio: "Ho avuto attestati di stima da Berlusconi, da colleghi di governo e da tutta la maggioranza. Sono certo che le mie dimissioni - ha continuato Scajola - permetteranno al governo di andare avanti con il lavoro che anche io ho contribuito a fare in questi due anni".    SOLIDARIETÀ DA BERLUSCONI - "Si è dimesso un ministro tres capable", molto capace.  È quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ricevendo a Palazzo Chigi una delegazione del Ppe, in merito alle dimissioni di Claudio Scajola. Davanti al capogruppo del Ppe, Joseph Daul, e un gruppo di europarlamentari guidati dal capo delegazione, Mario Mauro, Silvio Berlusconi ha espresso "una forte solidarieta'" a Claudio Scajola. Intanto a Palazzo Chigi si sta tenendo un incontro tra Silvio Berlusconi e Claudio Scajola dopo la decisione del ministro dello Sviluppo economico di lasciare il suo incarico. ROMANI VERSO L'INTERIM - Sul tavolo del premier Silvio Berlusconi, secondo quanto si apprende, ci sarebbero tre nomi per sostituire il dimissionario Claudio Scajola: Fabrizio Cicchitto, Mario Valducci e Paolo Romani. Quest'ultimo, attualmente viceministro con delega alla Comunicazioni, sarebbe in pole position. Il Cavaliere nel pomeriggio ha ricevuto l'ormai ex ministro ligure, gli ha espresso la propria solidarietà e - parlando con una delegazione Ppe - non ha esitato a definirlo "tres capable" (molto capace, ndr). In molti, visto il momento molto delicato all'interno del Pdl, hanno suggerito al premier di non muovere le pedine ministeriali e di prendere tempo optando per un interim che Berlusconi potrebbe rivestire al ministero di via Veneto.  

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