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«Abbiamo fatto il nostro dovere»

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Ilpensiero dominante su radio e blog a tinte biancocelesti non lascia scampo ad equivoci: il popolo della Lazio non ha nulla da rimproverarsi per il comportamento atipico adottato nel match perso 2-0 contro l'Inter, in cui i 50 mila sostenitori biancocelesti accorsi all'Olimpico hanno scelto di tifare contro la propria squadra, pur di scongiurare lo scudetto dei cugini della Roma, a favore degli amici nerazzurri. Tantissimi gli interventi dei tifosi della Lazio sulle radio locali che hanno voluto sottolineare come questo atteggiamento esasperato «fa parte sì del dna di Roma», ma è stato notevolmente esasperato dai comportamenti del capitano giallorosso, Francesco Totti negli ultimi due derby. «Forse oggi si sarà pentito di quel gesto dei pollici all'ingiù fatto sia all'andata che al ritorno sperando di mandarci in serie B», dicono sui forum gli ultras biancocelesti. Totalmente diversa invece la posizione della società che respinge tutte le accuse piovute da più parti su quella che sarebbe stata una partita farsa e rimanda indietro le lezioni di moralità arrivate da Trigoria per bocca della Sensi e di Montali; Lotito ha scelto di non parlare ma ha intenzione di fare tutto ciò che è necessario per tutelare l'immagine e l'onorabilità del club. «Dove ci sarà spazio ci faremo sentire perchè non accettiamo lezioni di moralità da nessuno, specialmente da chi ci augurava la serie B».

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