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Il Pdl scoppia: gelo tra Udc e Polverini

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Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini

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La presidenza del Consiglio è stata confermata ad Abruzzese. Slitta la prima riunione del Consiglio regionale del Lazio. Ad annunciarlo, curiosamente, Claudio Fazzone «in qualità di consigliere anziano», precisa. Non più lunedì 10 maggio ma mercoledì 12. Il motivo? l'ultimo eclatante colpo di scena sulla neonata giunta Polverini. Alle voci che davano come possibile soluzione per «ricucire» con l'Udc, la nomina di due assessori (Bilancio e Personale) e della presidenza del Consiglio regionale, si è ribellato in modo del tutto inconsueto il Pdl di Frosinone, capitanato dal presidente della Provincia, Antonello Iannarilli che, senza pensarci due volte, ieri mattina si è presentato in via Cristoforo Colombo per protestare contro la decisione della Polverini di non nominare alcun assessore proveniente dalla Ciociaria. A mediare con gli insoliti contestatori il coordinatore regionale del Pdl, Vicenzo Piso. Uno scontro durissimo e a nulla è valso rassicurare la parte ciociara del Pdl sulla presidenza del Consiglio a Mario Abruzzese. La sua elezione infatti è a rischio. Il voto a scrutinio segreto potrebbe riservare delle amare soprese. Tutto gira intorno all'Udc. Il mancato rispetto degli accordi elettorali (vice presidenza e tre assessorati) e l'imposizione della quota rosa, diventata non più «quota» per l'Udc ma obbligo di legge (considerato che gli undici uomini, già assessori, sono il massimo consentito), hanno allontanato ulteriormente i margini di un accordo. Top secret su un incontro che si sarebbe svolto ieri tra la presidente del Lazio e Pierferdinando Casini. Ma l'unica strada percorribile sembrava proprio quella della presidenza del Consiglio, confermata invece ieri al ciociaro Abruzzese. In alternativa, Fabio Armeni dovrebbe fare un passo indietro, rinunciando alla vice presidenza della Regione. Un pasticcio dal quale sarà difficile uscire. Oggi si riuniscono i militanti, i quadri e gli eletti dell'Udc del Lazio. Presenti anche i sei consiglieri neo eletti alla Pisana (Sbardella, D'Ambrosio, Forte, Gigli, Carlino, Carducci). Il destino della giunta Polverini potrebbe presto finire nelle loro mani. Intanto, fuori dalla sede della Regione, il Pdl entra in una crisi senza precedenti. Dopo lo tsunami a Latina, si ribellano Roma e Frosinone. E non è detto che tre giorni di proroga all'apertura del Consiglio regionale servano a chiudere un quadro più complesso che mai. A meno che la Polverini non rimetta mano alla giunta appena nominata. Del resto le deleghe non sarebbero ancora state formalmente consegnate. E un motivo ci dovrà pur essere.

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