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Napolitano spinge sulle riforme ma frena sul presidenzialismo

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Giorgio Napolitano rilancia la necessità delle riforme e consiglia di affrontarle con concretezza, realismo e saggezza a partire da quelle in atto o in cantiere come il federalismo fiscale e la giustizia. Ciò significa innanzitutto "portare avanti il processo riformatore che è in corso, e che è quello dell'attuazione del titolo V già riformato della Costituzione". FEDERALISMO E FISCO - "Bisogna lavorare seriamente - ha detto nel secondo giorno della sua visita a Verona - al cantiere già aperto della legge delega approvata con così largo consenso per l'applicazione dell'art.119, cioè del federalismo fiscale". Con esso, ha aggiunto il Capo dello Stato, va messa in relazione anche la riforma generale del fisco. Inoltre per Napolitano è necessariop discutere degli "aggiustamenti" della stessa articolazione del titolo V. "Bisogna decidere come coronare l'evoluzione in chiave autonomistica e federalistica dello Stato italiano con la riforma di quel bicameralismo perfetto nel Parlamento della Repubblica che già da un pezzo ha fatto il suo tempo - ha detto il capo dello Stato - Non c'è, non deve e non può esserci alcuna contrapposizione tra autonomismo di ispirazione federalistica e unità nazionale. Lo dice chiaramente l'art.5 della Costituzione", ha concluso.   PRESTO PER RIFORME SULLA FORMA DI GOVERNO - Dunque per Napolitano le istituzioni dovrebbero concentrarsi sulle riforme in catiere come l'attuazione del federalismo fiscale senza "riaprire capitoli complessi e difficili, come quelli di una radicale revisione della forma di governo, su cui negli ultimi 15 anni non si sono delineate soluzioni adeguate e politicamente praticabili". "Si possono legittimamente sollevare questi problemi ma - ha sottolineato il Presidente della Repubblica - è bene tenere conto dell'esperienza, dei tentativi falliti, delle incertezze rivelate anche dalla discontinuità della discussione su taluni temi accantonati per molti anni". Ci sono "riforme istituzionali e costituzionali già da tempo mature. Ci sono punti importanti di riforma già da tempo apparsi largamente condivisi. Sarebbe realistico e saggio non mettere a rischio e non tenere in sospeso quelle convergenze, ma mirare a tradurle in tempi ragionevoli, in dei corposi risultati".  

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