Non basta processare solo la Chiesa Le omissioni dei laici

Èquanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione Parlamentare per l'Infanzia, in riferimento alla scandalo che sta investendo la Chiesa in tema di pedofilia. «Se è vero che all'interno della Chiesa si sono registrati episodi di copertura del fenomeno - sostiene Marzial e- è altresì vero che anche le istituzioni laiche hanno la loro fetta di responsabilità. Basti pensare alla sezione del Tribunale dell'Aja che ha dichiarato legittima la costituzione in Olanda di un "partito dei pedofili", per non ledere alla libertà di espressione, e al mancato riconoscimento della pedofilia quale "crimine contro l'umanità"» da parte dell'Onu. Questi atteggiamenti non sono da considerarsi meno gravi, eppure non hanno generato tanto clamore. Perché?». Per Marziale, «il processo mediatico mondiale che mette la Chiesa sul banco degli imputati deve adesso dimostrare la propria credibilità e ciò può avvenire soltanto attraverso l'individuazione delle responsabilità che si annidano nelle maglie delle istituzioni e della società. L'opinione pubblica ha il diritto di conoscere la verità totale, non parziale».