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È la più giovane ad essersi conquistata un seggio a Palazzo Montecitorio

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Oggi,Annagrazia Calabria ha 27 anni, e in questi primi due anni di legislatura ha dato dimostrazione di portare avanti le sue idee convintamente, perché, come sostiene, «noi giovani crediamo nella politica, ci facciamo consigliare da chi è più esperto ma non ci facciamo né manovrare né tantomeno corrompere». Onorevole Calabria allora non avrà di certo problemi a dirmi che idea si è fatta di questa polemica sulla pillola abortiva. «Da donna, ma soprattutto da cattolica, non ho problemi a dire che sono assolutamente per la difesa della vita e contro l'aborto in qualunque modo esso venga effettuato. Al tempo stesso, da parlamentare, mi sento di dire che ci deve essere il rispetto delle normative. L'uso della pillola Ru486 è regolato dalla legge 194 e quella deve essere rispettata». Anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha ribadito che la pillola deve essere somministrata nei parametri stabiliti dalla 194, però, ha anche fatto appello alla prevenzione. È d'accordo? «Sono d'accordissimo con il ministro. Preferirei che una donna non si trovasse mai nelle condizioni di dover abortire, ma se questo dovesse accadere almeno siano rispettati i parametri stabiliti dalla 194. Poi, per quanto riguarda la prevenzione, spero che venga applicata in maniera più ampia portando avanti anche politiche più efficaci in materia di sostegno alle famiglie e alle ragazze madri perché, non dimentichiamocelo, ogni aborto è un bambino non nato. Questa è la mia battaglia. Potrò apparire estremista ma io ci credo». Domani mattina la prima paziente ad abortire con la Ru486 potrebbe essere una ragazza pugliese. Che cosa le direbbe se fosse lì con lei? (Un lungo silenzio precede la risposta) «Ci sarebbero tante cose che le vorrei dire con la speranza che, alla fine della chiacchierata, cambi idea. Sa perché le dico questo?». No, mi dica «Chi abortisce alla fine sarà infelice per tutta la vita. Sono persone che subiscono un cambiamento profondo che provocherà in loro grandi sofferenze. È una scelta dolorosissima che si prende per non soffrire ma che alla fine distrugge». Eppure, secondo un sondaggio, sette italiani su dieci sono favorevoli all'uso della pillola abortiva... «Purtroppo temo che ci sia una deriva di valori. Per questo voglio appellarmi alle giovani donne affinché difendano i valori fondamentali come quello alla vita. Un valore che non è negoziabile». Lei si appella alle giovani donne, anche Berlusconi, oggi ha detto di voler puntare su giovani e donne. Un Pdl sempre più in evoluzione? «Sempre di più. Io sono l'esempio tangibile della voglia di rinnovamento di Silvio Berlusconi. Sono stata eletta a 25 anni e oggi sono la più giovane parlamentare della storia. Una responsabilità che vivo con fierezza perché ho sempre creduto che i giovani debbano avvicinarsi alla politica. E poi, me lo lasci dire: se non siamo noi giovani a cambiare questo mondo chi lo deve fare? Guardi nel Pdl, quanti under 40 si stanno dimostrando molto competenti perché in noi c'è la forza delle idee e il minor tasso di corruttibilità». Questo per quanto riguarda i giovani, e sulle donne che mi dice? «Le dico solo questo: Berlusconi ha deciso di candidare in quattro Regioni delle donne e tutte si sono dimostrate all'altezza dell'incarico. Un esempio? Renata Polverini che ha dimostrato di volercela fare oltre tutto e tutti. Queste sono le donne del Pdl. Noi non abbiamo bisogno né di quote rosa né di protezionismo. Ci scontriamo alla pari con gli uomini e alla fine riusciamo anche a conquistare 55mila preferenze come è successo al ministro Carfagna».

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