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E il Papa rilancia: "Matrimonio solo tra uomo e donna"

Benedetto XVI

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Il matrimonio ha senso solo nella «relazione tra l'uomo e la donna», e non può essere inteso come «un contratto a tempo che si può infrangere». Benedetto XVI, in un messaggio diretto ai partecipanti al X Forum internazionale dei giovani in corso in questi giorni a Rocca di Papa (Roma) torna a difendere il sacramento del matrimonio e lancia un messaggio esplicito ai giovani «Vorrei esortarvi a scoprire la grandezza e la bellezza del matrimonio: la relazione tra l'uomo e la donna riflette l'amore divino in maniera del tutto speciale; perciò il vincolo coniugale - ha aggiunto - assume una dignità immensa». Papa Ratzinger torna così a porre i paletti e a ribadire l'importanza del vincolo: «Mediante il Sacramento del matrimonio, gli sposi sono uniti da Dio e con la loro relazione manifestano l'amore di Cristo. In un contesto culturale in cui molte persone considerano il matrimonio come un contratto a tempo che si può infrangere - ha detto ancora il Papa nel messaggio - è di vitale importanza comprendere che il vero amore è fedele, dono di sè definitivo». Tutto scritto in una lettera di saluto indirizzata al cardinal Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, che, prendendo spunto dalle parole di Benedetto XVI, spunzecchia: «Aumenta costantemente il numero dei divorzi, delle unioni di fatto, delle coppie omosessuali che il matrimonio invece lo pretendono insieme al diritto di adottare figli. Supportate e amplificate dai mass media, queste tendenze si fanno passare per segni di progresso dell'umanità, per conquiste epocali di diritti. E chi le ostacola è etichettato come pericoloso retrogrado». «Gli effetti devastanti della Rivoluzione sessuale degli anni '60 e '70, che ha ridotto l'amore al sesso e il sesso a mero oggetto di piacere e di consumo usa e getta, la diffusione massiva dei contraccettivi che ha reciso nettamente il legame tra sessualità, affettività e procreazione, e l'ideologia del "genere" che attenta alla sessualità umana, considerata più come il prodotto di condizionamenti socioculturali che come risultante della costituzione biologica della persona». Poi il Papa ha voluto dedicare alcune battute dell'udienza generale anche al tema della vita che va «dal concepimento alla morte naturale», unendosi «con tutto il cuore» «a coloro che intraprendono diverse iniziative a favore del rispetto per la vita e per la promozione della nuova sensibilità sociale». Un richiamo fatto dal Papa durante i saluti in lingua polacca, ma che giunge a pochi giorni da quello dei vescovi italiani riferito alle prossime Regionali.

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