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Il premier contestato, è bagarre

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa (d), risponde al giornalista di radio Radicale Rocco Carlo Magno

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{{IMG_SX}}Rocco Carlo Magno. È questo il nome del contestatore che si è presentato come un giornalista alla conferenza stampa del premier Silvio Berlusconi, chiedendo più volte di fare una domanda. Il Cavaliere gli ha chiesto più volte di mettersi in fila con gli altri cronisti, ma Carlomagno ha più volte interrotto la conferenza stampa. A quel punto il premier lo ha apostrofato: «Si vergogni, si vergogni, lei è un provocatore, un villano. Noi non verremo mai nelle vostre manifestazioni a disturbare». Il premier ha chiesto ripetutamente di fare uscire il contestatore dalla sala della sede del Pdl dove si teneva l'incontro con i giornalisti, finchè il ministro della Difesa si è seduto accanto a Carlomagno per controllarlo. La Russa ha anche riferito che l'uomo «non risulta iscritto all'Ordine dei Giornalisti», al che il disturbatore ha replicato: «Sono un free lance». Nonostante ciò, il contestatore ha continuato a interrompere la conferenza stampa criticando Berlusconi e l'esecutivo e ricordando la vicenda Bertolaso. Il premier ha chiesto all'uomo di rilasciare le sue generalità, «affinchè il capo della Protezione Civile lo possa denunciare». Quindi, terminata la conferenza stampa, il ministro La Russa è tornato ancora vicino a Carlomagno, sono volate parole grosse, e per poco non si è arrivati alle mani, davanti a telecamere, fotografi e giornalisti. Dinanzi ai modi decisi del coordinatore del Pdl, Carlomagno lo ha definito un «picchiatore fascista».

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