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L'ispettore Bertolaso va all'attacco

Guido Bertolaso a Goriano Sicoli, uno dei paesi più danneggiati dal terremoto in Abruzzo

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La difesa va all'attacco. I legali di Guido Bertolaso e di Angelo Balducci, rispettivamente «patron» della Protezione civile e presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, respingono ogni accusa. E quelli del secondo sollevano dubbi sulla necessità delle misure cautelari. «È insussistente qualsiasi ipotesi di passaggio di denaro che abbia riguardato la persona del dottor Bertolaso e, d'altronde, mi pare che gli stessi inquirenti sono costretti ad escludere tale ipotesi», spiega secco l'avvocato di Bertolaso, Filippo Dinacci, parlando dei 50 mila euro che l'imprenditore Diego Anemone avrebbe cercato di «recuperare» per poi consegnarli al capo della Protezione civile. Altra «ricostruzione fantasiosa», secondo Dinacci, sarebbe quella che riguarda il coinvolgimento del «re dell'emergenza» in festini hard.  Il 21 novembre 2008 Bertolaso dice: «...se oggi pomerigggio Francesca potesse...io verrei volentieri...una ripassata». È possibile che l'inchiesta, basata soprattutto su intercettazioni telefoniche, sia scivolata su un'assonanza tra «ripassata» e «rilassata» e che le prestazioni sessuali della citata Francesca, che fa la fisioterapista al Salaria Sport Village, in realtà massaggi terapeutici e non erotici? Si vedrà. Ma se così fosse, dal dramma si cadrebbe pesantemente nella farsa. Sulla posizione di Balducci, accusato di corruzione «per atti contrari ai doveri d'ufficio», ha parlato uno dei tre avvocati che lo assiste, Roberto Borgogno (gli altri due sono il professor Franco Coppi e la figlia Francesca). Il «pool» difensivo ha chiesto la revoca del carcere per il loro cliente e, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. Una decisione che dovrebbe essere presa dal gip entro mercoledì. «Nell'ordinanza si sottolineano tutti e tre i pericoli: fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato - spiega Borgogno - ma noi dimostreremo che nessuno dei tre è valido. Il pericolo che l'indagato scappasse, per esempio, sarebbe deducibile dai biglietti aerei che Balducci, la moglie, un figlio e la fidanzata di quest'ultimo avevano acquistato per andare al festival del cinema di Berlino dall'11 al 14 febbraio. Nella capitale tedesca, infatti, presentano un film in cui recita l'altro figlio di Balducci. Ma questa le sembra una fuga?». Nell'interrogatorio di venerdì, tra l'altro, Angelo Balducci avrebbe fornito ampie prove della sua innocenza. «Il dato sconcertante è che nell'ordinanza cautelare ci sono unicamente intercettazioni e non c'è neanche un elemento, un dato, tantomeno un approfondimento sui sei appalti della Maddalena e dei mondiali di nuoto. Elementi che sarebbero stati acquisiti solo ora, dopo gli arresti - continua Borgogno - Comunque il nostro assistito ha spiegato che le procedure di assegnazione sono state limpide e pubbliche, i controlli ex post regolari e, fatto di non poco conto, nessun appalto per i mondiali di nuoto è andato alla ditta di Anemone. L'imprenditore, legato da lunga amicizia con Balducci, ha partecipato solo nella fase esecutiva a una piccola porzione dei lavori su richiesta delle stesse ditte appaltatrici».   E il G8 alla Maddalena? «In questo caso Anemone si è aggiudicato parte degli appalti però, in quel momento, Balducci non era più il "soggetto attuatore dei lavori", carica che ha ricoperto solo per tre mesi in attesa del successore, che poi è diventato Fabio De Santis. Non solo - conclude il penalista - Tornato a dirigere il Consiglio superiore, il nostro assistito ha decurtato in sede di revisione degli appalti le richieste di pagamento, tutelando lo Stato e non le imprese private». Insomma, se ci aggiungiamo che il gip Lupo firma l'ordine cautelare e, nello stesso tempo, si dichiara incompetente per territorio (pratica prevista dal codice per motivi d'urgenza) e che i tre pubblici ministeri fiorentini non sono neppure presenti all'interrogatorio di Balducci malgrado non siano titolari di un'inchiesta su un furtarello ma di indagini che gettano fango su Palazzo Chigi, la prima impressione non è certo delle migliori. Intanto i magistrati perugini, competenti per le toghe capitoline, stanno esaminando più di trenta faldoni sui presunti illeciti per il G8 sardo ricevuti da Firenze. All'inizio della prossima settimana decideranno se tenere nel capoluogo umbro solo il troncone che coinvolge il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro (accusato di rivelazione di segreto d'ufficio) o, come appare più probabile, l'intero fascicolo. Dei presunti incontri a luci rosse di «Mr Sicurezza» al Salaria Sport Villag, infine, hanno hanno riferito ieri ai giornalisti alcune colleghe di Francesca, quella della «ripassata». E una ragazza che lavora nell'organizzazione delle feste con l'ex soubrette brasiliana Regina Profeta, ha osservato ironica: «Mi fa ridere, viene descritta come una escort ma è soltanto una fisioterapista molto richiesta perchè molto brava. Bertolaso? Veniva a orari normalissimi, qui è sempre pieno di gente».  

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