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Polverini in corsia di sorpasso

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Renata Polverini ed Emma Bonino, candidate alla Regione Lazio (fotomontaggio)

E il calcio irrompe nelle Regionali

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La campagna elettorale entra nel vivo ed ecco che i numeri sui candidati diventano emblematici e significativi. Siamo nella Regione Lazio, dove in campo ci sono due donne, Renata Polverini ed Emma Bonino. L'ultimo sondaggio dell'Istituto Piepoli, che Il Tempo pubblica in queste pagine, dà il candidato del Pdl al 49% e quello del Pd al 45%. La ricerca è stata realizzata la settimana scorsa, su un campione di diverse età, sesso, formazione scolastica. Polverini, dunque al 49% e Bonino al 45%. Un'inversione di marcia rispetto al quadro di qualche settimana fa, che dava la situazione inversa, Emma sopra Renata. Gli esperti spiegano che più passa il tempo e più si cominciano a posizionare le proiezioni di voto. Vengono fuori le diverse anime delle due donne in campo, i programmi, i cavalli di battaglia i loro modi di concepire e fare politica. Ed ecco che l'elettorato comincia a prendere posizione. Diversamente, sulla coalizione lo scenario è sempre lo stesso, con il Popolo della libertà nettamente superiore al Pd: il centrodestra è al 43%, il Pd al 32,5%. La Polverini dunque recupera, la Bonino perde ancora terreno. E tra le due sfidanti divise da pochi punti virtualmente, è già un testa a testa. Il sondaggio è stato realizzato tra il 5 e il 6 febbario, su un campione di 800 casi rappresentativo della popolazione residente nel Lazio, dai 18 anni in su. La premessa è che sono entrambe donne, «battagliere», competenti e complete («sposano idee di destra e di sinistra»). Tuttavia, secondo la ricerca la Polverini sembra una figura più adatta a governare la Pisana, in quanto «più capace di trasmettere fiducia ai cittadini». Con la Bonino «inadatta a gestire il concreto, i problemi del quotidiano, la crisi». E soprattutto «è troppo a sinistra». Non è un caso se, secondo il campione testato, la Polverini è il candidato di destra «che recupera i temi buoni della sinistra», collocandola come colei che ha un approccio concreto. Questa percezione arriva subito dopo le prime uscite pubbliche dell'ex segretario Ugl, le sue visite ai quartieri della Capitale così come i suoi incontri con la gente delle province laziali.   Tra le frasi più ripetute nel sondaggio, parlando proprio della Polverini c'è l'apprezzamento sul suo essere «rassicurante» rispetto ai problemi della gente. Ci sono anche le critiche, quello che la gente vorrebbe vedere nel candidato del Pdl e che ancora non è stato messo in campo. Come per esempio la dimostrazione di saper gestire la realtà complessa della Regione, oppure «la sua capacità di raccontare qualcosa in più di se stessa». Più vita privata dunque e meno politica, comunicando anche i dubbi e le difficoltà in modo trasparente. «Lo stallo iniziale tra le due - spiega il senatore Andrea Augello, coordinatore della campagna elettorale della Polverini - era dettato più che altro dalla non conoscenza dei due candidati. Erano cioè percepite come persone simili. Con il tempo cambia la popolarità e quindi la percezione degli elettori».   Come viene giudicata la scelta dei partiti di mettere in campo queste due donne? Sul Pd: viene percepita come una candidatura fragile che rimanda l'immagine di un partito dove nessuno conta e decide. Sul Pdl: una scelta azzeccata, «il compromesso intelligente» tra le forze politiche all'interno del Pdl. Nel sondaggio vengono affrontati anche i temi che servono per vincere. E quindi si passa dal necessario miglioramento delle infrastrutture, all'esigenza di riportare il Lazio ad avere poli di eccellenze, passando per l'insegnamento delle regole e la riorganizzazione della sanità. I numeri: la fiducia nell'ex esponente di An è al 52%, mentre quella verso la Bonino è al 55%. Sulle modalità con cui le due stanno conducendo la campagna elettorale (manifesti, partecipazioni su tv nazionali e locali, messaggi radiofonici) la Polverini è nettamente in vantaggio. Tra le dichiarazioni di Renata più gradite al pubblico quella su come «nel Lazio servano migliori infrastutture, in particolare ospedali e strade», e quella sull'esigenza «di creare la cultura imprenditoriale dei giovani». Qualche sorpresa anche per quanto riguarda gli altri partiti coinvolti nelle elezioni della prossima primavera: La Destra sta al 2,5%, l'Udc al 4,5%, stessa percentuale per i Radicali (su scia proprio di Emma Bonino), l'Idv al 5,5% e Rifondazione-comunisti italiani al 2%. Giancarla Rondinelli

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