Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Montino: «Lei parla direttamente a società e categorie»

default_image

  • a
  • a
  • a

.Sta a noi che abbiamo governato». Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, non vede ombre nel discorso della candidata del centrosinistra: «È normale che proponga qualcosa di diverso». Diverso dagli ultimi cinque anni di governo? «Assolutamente no. Tutti i candidati devono proporre qualcosa di nuovo. Bisogna guardare al futuro». Non c'è stato neanche un accenno al governo Marrazzo. Non è che si è già dimenticata degli alleati? «Affatto. È ovvio che il partito col 30 per cento di voti sarà determinante. Ma questa è una campagna elettorale diversa dal passato». Diversa? «Sì, perché la Bonino parla direttamente alla società civile e mette assieme culture molto diverse. Oggi ho visto anche persone di orientamenti lontani, anche di destra». Il centrosinistra da solo non basta? «Bisogna dare segnali nuovi. Il fatto di puntare sui "club", sui comitati civici, è un modo di allargare gli orizzonti. Per parlare alle categorie diffuse». Non è un modo per scavalcare i partiti? «No. Le due cose sono complementari. Lei si rivolge direttamente ai cittadini, alle categorie. I partiti sono portatori di un rapporto di fiducia con l'elettorato. Un senso di appartenenza che spesso ha radici storiche». Bonino ha detto di voler "riportare in Regione regole, trasparenza e legalità". Ma come, prima non c'erano? «È una frase che va letta in un altro senso: a non abbassare mai la guardia. Sono stati cinque anni di governo pulito. Quello di Piero (Marrazzo, ndr) è stato un fatto esclusivamente personale. Sta invece a noi ricordare i risultati raggiunti in cinque anni». A cosa pensa? «Penso al debito di 10 miliardi che abbiamo ereditato e interamente sanato. Penso al sostegno all'occupazione, al reddito minimo garantito, alla legge sulla casa, alle infrastrutture realizzate. Certo, molto è ancora da fare. E la Bonino è la persona giusto per farlo».

Dai blog