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Compleanno da Silvio per Biancofiore

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Quantoalla torta con la vignetta, era solo un «modo per ironizzare, anche per rispondere alle assurde critiche che anche quel giorno qualcuno volle sollevare. Una bella cena, anche se purtroppo al presidente tiravano ancora i punti per le ferite a seguito del tentato omicidio». Michaela Biancofiore, deputata del Pdl, racconta così le foto che la ritraggono insieme al premier nel corso della cena di compleanno organizzata da Silvio Berlusconi il 28 dicembre scorso ad Arcore. «È stata una cena fra amici», racconta la Biancofiore al telefono, sottolineando che comunque, insieme a lei, c'erano per l'occasione «una dozzina di amici, tutti legati al Pdl». Berlusconi, prosegue la coordinatrice del Pdl, «in queste settimane ha ricevuto attenzione e affetto da tantissima gente, anche semplici cittadini, come dimostrano le centinaia di mazzi di fiori che sono arrivati ad Arcore e di biglietti di affetto e sostegno. Nel giorno del mio compleanno - prosegue - ho colto l'occasione per chiamarlo per sincerarmi del suo stato di salute. Scherzando gli ho detto che gli avrei fatto avere un pezzo di torta, visto che era il mio compleanno. E lui mi ha sorpreso, dicendomi: «Io faccio di più, ti invito a cena qui, ci sono già altri amici». Di politica, sottolinea la deputata, «abbiamo parlato poco. Abbiamo discusso di vita quotidiana, della preoccupazione dei figli del premier per il padre». La deputata parla poi della torta che ha portato a villa San Martino, raffigurante una vignetta che ricorda il comizio del 2005 in cui Berlusconi, accanto alla Biancofiore, raccontando una delle sue barzellette alzò il dito medio. Dito che, nella guarnizione del dolce, è usato però per sorreggere una bandiera di Forza Italia. «Quando ha visto la torta il presidente si è messo a ridere, ma gli tiravano i punti sul viso e questo ci ha ricordato quello che gli era successo: e cioè il tentato omicidio subito, perché non si può e non si deve chiamare in altro modo», sottolinea la coordinatrice regionale del Pdl. È una vignetta, spiega, «che trasformai in un manifesto elettorale e che contribuì a far acquistare a Forza Italia circa un punto e mezzo percentuale in più. Era un modo - sottolinea - per dimostrare, ancora una volta, come noi sappiamo ironizzare sulla cattiveria degli altri, anche prendendoci un po' in giro».

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