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Pensioni, sistema contributivo a regime. Arrivano i primi tagli

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Chepotrebbe essere abbastanza salato. Secondo le prime elaborazioni, infatti, i nuovi coefficienti di trasformazione che legano la rendita post lavoro a quanto versato effettivamente e non sulla base di percentuali predefinite, potrebbe subire una dceurtazione dal 4% fino all'8,5%. I trattamenti interessati dai nuovi parametri sono quelli calcolati con il sistema misto (cioè retributivo più contributivo) e quelli calcolati con il solo sistema contributivo. La riforma è frutto del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, dove ciò che conta sono i contributi effettivi versati durante la propria vita lavorativa (seppur rivalutati ogni anno in base al Pil) e gli anni di aspettativa di vita (che stanno progressivamente aumentando): al termine della vita lavorativa il "montante" di contributi versati viene suddiviso per il numero di anni durante i quali presumibilmente si percepirà l'assegno. Ad essere toccati in concreto dalla novità sono coloro che dal prossimo mese andranno in pensione di vecchiaia (65 anni gli uomini e 60 le donne) avendo iniziato a lavorare dal 1978 in poi (o anche prima in caso di buchi contributivi) e altre categorie di pensionati come i titolari di pensione indiretta o di pensione di inabilità (se a partire dal 1996 gli anni contributi erano meno di 18).

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