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Il fronte d'Europa nei piani fino al 2020

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Firmandosicon il nome di battaglia Mohammed Makkawi, l'ex colonnello delle forze speciali egiziane, passato armi e bagagli a guidare la struttura militare di Osama Bin Laden, aveva dettagliatamente descritto la «strategia fino al 2020 di Al Qaeda». Il primo passo di questo programma ventennale è stato l'attacco dell'11 settembre. Prevista la reazione americana dell'offensiva in Afghanistan ma la risposta di Al Qaeda è stata la regionalizzazione del conflitto allargando il fronte a tutto il Centro Asia. Ecco così le bombe in Indonesia a Bali, gli attacchi in Pakistan e quindi l'Iraq. A supportare tutta l'attività , scriveva Makkawi, deve essere potenziata la comunicazione attraverso il web con il moltiplicarsi di siti, riviste on-line e diffusioni video e audio. «Queste comunicazioni avranno ampia eco - spiegava lo stratega - nel mondo musulmano», dalla Turchia al Marocco. La caduta di Saddam Hussein ha trasformato Al Qaeda nell'unica titolare della guerra agli Stati Uniti. E Makkawi fa coincidere l'inizio della fase due con la caduta di Baghdad. Da quel giorno è cominciata una pressione verso tutte quelle formazioni che in qualche modo si opponevano all'«Elefante americano». laddove questa collaborazione non ha successo, come in Palestina, Makkawi consiglia di organizzare proprie milizie e cellule combattenti. Proprio come è avvenuto a Gaza provocando la reazione di Hamas che ha cercato di elimnare «Al Qaeda della Palestina» con le armi. I capitoli più interessanti sono però quelli che Makkawi-Saif al Adel dedica ad «Al Qaeda al jihad al Uruba», cioè l'organizzazione dei combattenti in Europa. Makkawi chiede di aprire questo nuovo fronte e continuare a tenere l'America al centro del mirino. Proprio i «fratelli d'Uruba» possono «meglio colpire il nemico». Nuovi campi di battaglia dove «i fratelli musulmani sono inseriti nelle società occidentali». Nel mirino sempre obiettivi economici e i mezzi di trasporti «perché come ha dimostrato l'11 settembre - scrive Makkawi - si ottiene il miglior risultato». Tutto questo lavoro di distruzione e morte è finalizzato alla fondazione del Califfato che lo stratega di Bin Laden sogna debba nascere dal Pacifico all'Atlantico: dall'Indonesia alla Spagna. Mau.Pic.

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