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"C'è il timore di nuove aggressioni"

Messaggio di pronta guarigione davanti al San Raffaele di Milano dove è ricoverato Silvio Berlusconi, aggredito dopo il comizio a piazza Duomo

Maroni: l'odio genera emulazione

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{{IMG_SX}}Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha trascorso una notta più tranquilla nella sua stanza al settimo piano del San Raffaele di Milano, dove è ricoverato dopo l'aggressione e il ferimento subiti domenica sera in piazza Duomo. Lo ha assicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti che, intervistato dal Tg1, ha fatto capire che il premier morde il freno: "Tenere lontano dal lavoro Berlusconi -ha detto- è un qualcosa di estremamente difficoltoso, è come quando arrivano le visite e si cerca di limitarle: lui vorrebbe vedere tutti e salutare tutti". "Tenerlo lontano dalla gente? Impossibile" - Il sottosegretario ha anche ammesso che sarà complicato cambiare le abitudini del Cavaliere sul fronte del contatto diretto con la folla, malgrado i problemi di sicurezza che ciò può comportare: "Cercare di tenerlo lontano dalla gente sarà un'impresa titanica. È uno che si trova bene in mezzo alla gente, ed è la chiave di volta del suo successo e del suo carisma". Il premier, comunque, si appresta a trascorrere la seconda giornata di ricovero, che prevede nuove visite mediche. Il primo bollettino medico è previsto per le 10. "Un leone combattente" - All'intervistatrice che gli chiede se non abbia "paura di altre aggressioni" Bonaiuti risponde: "Certo, tutti noi temiamo proprio questo e glielo abbiamo detto altre volte, però togliere a Berlusconi questo contatto umano che lo rende irripetibile rispetto ad altri vecchi leader politici sarebbe impossibile, non avremmo più il Berlusconi leone combattente che è sempre stato".  

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