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Statali in sciopero l'11 dicembre

Il ministro Renato Brunetta

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All'indomani dell'incontro informale a Palazzo Chigi tra i degretari generali di Cisl, Bonanni e Uil Angeletti, nel quale Berlusconi e il ministro dell'Economia Tremonti hanno manifestato un'apertura alle richieste sindacali sul pubblico impiego, ecco che la Cgil alza la tensione. Esclusa dall'incontro, perchè non è tra i firmatari della riforma del sistema contrattuale, la Cgil, senza nemmeno attendere la convocazione ufficiale del governo, ieri ha dichiarato lo sciopero generale di tutti i comparti pubblici per l'11 dicembre. Una accelerazione che il segretario generale Fp della Cgil, Carlo Podda, spiega come risposta al perdurare di un «atteggiamento di totale chiusura da parte del Governo, del mancato finanziamento dei contratti in finanziaria e della volontà del governo di perseguire una linea che esclude il dialogo ed impone le scelte». Lo sciopero generale sarà di 8 ore in tutti i comparti pubblici e culminerà in 3 manifestazioni interregionali. La manifestazione interregionale del Centro Italia si terrà a Roma in Piazza del Popolo. La Cgil se la prende anche con il ministro Brunetta che, dice, «ha messo in discussione i diritti dei dipendenti pubblici». Quanto al rapporto con Cisl e Uil, il sindacato di Corso Italia, sottolinea che «la ricerca di una sintesi unitaria non ha dato ancora i suoi frutti» e quindi «la Cgil, pur continuando a perseguire il percorso unitario, non può sottrarsi alla sua missione sindacale». Per Cisl-Fp e Uil-Fpl «non serve uno sciopero nazionale o interregionale di un solo sindacato (come quelli, falliti, dello scorso novembre) ma lo stallo delle vertenza va interrotto richiamando alle proprie responsabilità i gestori dei servizi pubblici nell'ambito delle loro strutture a livello locale». Di qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione di tutti i lavoratori pubblici e dal 2 dicembre di avviare una fase di mobilitazione in tutte le Regioni. Nel frattempo, però, la Uil ha già avviato le procedure di conciliazione per la convocazione di un possibile sciopero generale degli statali e della scuola per il 21 dicembre, da proclamarsi nel caso di una mancata convocazione del governo.

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