Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il premier torna a dormire a Palazzo Grazioli

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi.

  • a
  • a
  • a

Dopo aver dormito per due notti consecutive a Palazzo Chigi, Berlusconi ieri ha fatto rientro presso la sua residenza-ufficio a Palazzo Grazioli in via del Plebiscito. Il trasloco dei giorni scorsi aveva scatenato un vespaio di illazioni e si erano rincorse le voci che ci fossero problemi per la sicurezza del premier.   Una scelta inusuale quella di dormire nell'appartamento riservato al presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, visto che i precedenti sono pochissimi. Un caso fu quello del 2003 quando Berlusconi, bloccato da una forte influenza, decise di trattenersi per tre giorni nel palazzo del governo; un'altra volta fu quando nella sede di via del Plebiscito c'erano i lavori di ristrutturazione. Ma in questa occasione non c'erano motivi evidenti. Di qui l'ipotesi che Berlusconi sia stata indotto a preferire Palazzo Chigi per ragioni di sicurezza personale. C'è stato anche chi ha attribuito la scelta di non restare a palazzo Grazioli al ritrovamento di una lista con i nomi di una ventina di personalità politiche, tra cui lo stesso presidente del Consiglio, in possesso di Mohamed Game, l'attentatore libico che lo scorso 12 ottobre ha tentato di farsi saltare in aria davanti alla caserma Santa Barbara di Milano. Notizia però smentita subito da ambienti investigativi, come confermato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta.   Lo stesso Letta, che ha la delega ai servizi, ha ricevuto una telefonata da Rutelli, presidente del Copasir, che dopo le ricostruzioni apparse su alcuni giornali, voleva avere una chiarimento dal braccio destro di Berlusconi sulla fondatezza delle illazioni. Rutelli avrebbe chiesto a Letta se erano stati trasmessi dei reali allarmi da parte dei servizi sulla sicurezza del presidente del Consiglio. Letta ha assicurato all'ex leader della Margherita che altre erano le ragioni del trasloco temporaneo. Nulla però di quel colloquio è trapelato e resta il giallo sulla decisione del premier. Sulla questione della sicurezza del premier è anche tornato il presidente della Camera Gianfranco Fini dicendo, nell'intervista a Lucia Annunziata, che non gli risulta ci siano pericoli di questo tipo. Tutto quindi da ieri sera è tornato alla normalità e oggi il premier è atteso presso il vertice mondiale sulla sicurezza alimentare della Fao che si svolge nelal Capitale.  

Dai blog