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Brunetta: "La sinistra rappresenta il peggio del Paese"

Renato Brunetta

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«L'Italia ha bisogno di riformismo. E l'unico vero riformismo è quello socialista». Picchia duro il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, al convegno romano in cui presenta il suo libro «Rivoluzione in corso». Brunetta aggiunge «Il Pdl rappresenta in maggioranza la parte che rischia tutti i giorni, la parte migliore del Paese; la sinistra la parte peggiore» prima di spiegare a Il Tempo quali sono le innovazioni più importanti del nuovo disegno di legge che semplifica i rapporti tra lo stato e i cittadini.   Partiamo dalla gentilezza richiesta allo sportello. La si può imporre per decreto? Occorre superare i luoghi comuni. Con la Carta dei Doveri i dipendenti pubblici sono obbligati a essere cortesi e collaborativi   E se non lo fanno? Stesso sistema che ho imposto a tutta la mia riforma. Punizioni a chi non osserva gli obblighi e premi ai meritevoli. La meritocrazia non è improduttiva.   L'utilizzo della tecnologia informatica aiuterà i cittadini a ritrovare fiducia nella giustizia. Il vero problema dell'amministrazione giudiziaria sono i tempi troppo lunghi. C'è bisogno di una maggiore organizzazione. E l'uso della posta elettronica certificata e di tutti gli altri strumenti elettronici ci aiuterà a dare più velocità ai processi. Quando si parla di invio di pratiche edilizie sempre con la posta elettronica pensa anche alla possibilità di aiutare il decollo del Piano Casa? Sicuramente rendere più veloce e dinamico il settore edile fa bene all'economia del Paese. L'edilizia è ricchezza, posti di lavoro e reddito. Ma l'uso della rete garantisce anche una maggiore trasparenza del processo amminstrativo e limita la corruzione. Quante probabiltà dà alla sua riforma di arrivare in porto. Non teme la fronda di chi non vuole cambiare? Il testo ha già ricevuto il via libera dal preconsiglio dei ministri. Questo è già un passo avanti. In linea di principio siamo tutti d'accordo. Vedremo oggi Cosa vuol far diventare lo stato e l'amministrazione pubblica italiana? Ribadisco quanto ho già detto. La pubblica amministrazione deve diventare un marchio come la Ferrari. Siamo tutti orgogliosi dei successi della casa di Maranello e della tecnologia che racchiude quando andiamo in giro per il mondo. Bene io voglio far ritrovare lo stesso orgoglio sia a chi lavora nello Stato sia a chi ne ottiene i suoi servizi.  

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