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Nel 2009 il giro d'affari toccherà i 52 miliardi

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 Un popolo di santi, navigatori, poeti e giocatori. Questi sono gli italiani. A fine 2009 avremo speso per dare la caccia alla dea bendata circa 52 miliardi di euro (dei quali oltre 8 finiranno nella casse dell'Erario), cifra equivalente al 2,5% del pil e che fa del gioco il terzo mercato per fatturato dopo energia e telefonia. Con oltre 800 euro puntati su Lotto, Scommesse, Poker e affini, la spesa pro capite annuale impegnata nel mercato della fortuna fa dell'Italia uno dei primi 5 paesi al mondo in questa speciale graduatoria. Vivono di gioco 60.000 tra aziende, ricevitorie e sale scommesse, il settore dà lavoro a circa 120.000 addetti. Il 2009 sarà quindi un anno record. Quest'anno c'è stato infatti il boom del poker on line, l'unica versione ammessa per il gioco con soldi veri. Il Ministero delle Finanze aveva ipotizzato, nel primo anno di vita del poker on line, una raccolta di 400 milioni di euro, mentre in 12 mesi i giocatori hanno speso per il Texas Hold'em oltre 1,8 miliardi di euro. A metà giugno, inoltre, Lottomatica lancia il «10eLotto», un nuovo gioco legato sempre all''strazione dei 90 numeri e che propone come premio massimo 5 milioni di euro. Il 1° luglio sbarca invece su internet il SuperEnalotto. Ma il vero fenomeno dell'anno è certamente il «Win for Life», il primo concorso nel nostro paese a mettere in palio un vitalizio: 4.000 euro al mese per 20 anni. In meno di un mese sono già stati spesi 200 milioni. E nei prossimi mesi gli importanti numeri di questo mercato potrebbero crescere ancora. Il Bingo sbarcherà su internet. A breve ci imbatteremo nelle videolotterie, terminali che offriranno una vasta gamma di giochi on line. In arrivo su internet i nuovi giochi da casinò (tipo dadi e roulette) e la versione «cash» del poker.

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