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Video con il trans, Berlusconi chiamò Marrazzo

Alfonso Signorini

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Il video che sarebbe stato usato, secondo gli inquirenti, per ricattare il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo è stato offerto al settimanale Chi "dall'agenzia Masi alla modica cifra di duecentomila euro trattabili". E' il direttore di Chi Alfonso Signorini a confermarlo in una intervista telefonica su Sky Tg24. "Ho deciso autonomamente di non pubblicarlo, come avevo fatto a suo tempo - sottolinea il giornalista - con le foto dell'auto di Silvio Sircana vicino a un transessuale. Poi ho avvertito i vertici della mia azienda, il presidente Marina Berlusconi e l'Ad Maurizio Costa. Secondo me - continua il direttore - quello che una persona fa dentro le pareti di casa o comunque in una abitazione privata, fuori dall'esercizio delle sue funzioni pubbliche sono affaracci suoi. E' la stessa linea per la quale mi sono scagliato contro Feltri per lo scoop su Boffo". Signorini dice di non aver "mai, assolutamente" parlato del video con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma non esclude che il premier sia stato informato e che ne abbia parlato a sua volta con Marrazzo: "Se poi i vertici dell'azienda nella persona di sua figlia o di Costa abbiano parlato con Berlusconi dell'esistenza di questo video io non posso saperlo. Credo proprio sia vero che Berlusconi ha chiamato Marrazzo però non sono stato io a dare la notizia a Berlusconi".  

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