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Resta la Polverini Mentre nel Pd spunta la Costa

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LeRegionali ci saranno a marzo del 2010. Ma il tempo in politica non è scandito dall'orologio. In sei mesi può succedere di tutto. Sebbene adesso nel Lazio appaia improbabile la riconferma dello schieramento che ha sostenuto in questi quattro anni e mezzo Piero Marrazzo, il Pd non si dà per vinto. «Marrazzo ha governato bene, ha evitato l'emergenza rifiuti e il fallimento della sanità - spiegano dal partito - Non è un caso che fino a pochi giorni fa tutti i sondaggi gli davano ottime possibilità di rivincere le elezioni. Tra sei mesi la coalizione di centrosinistra potrebbe avere un'alternativa valida». Prima di tutto si è pensato a Enrico Gasbarra. L'ex presidente della Provincia di Roma, ora deputato, è gradito all'Udc e ha dato prova di saper guidare una coalizione eterogenea. Il suo nome circolava già da mesi, anche se in maniera piuttosto strumentale. Adesso per la maggioranza del Pd sarebbe «l'uomo giusto». Ma per Gasbarra non è facile. Soprattutto ora. Chi l'ha seguito in questi giorni nell'hinterland della Capitale nel suo impegno per le primarie racconta di una difesa strenua del presidente Marrazzo e della ferma condanna del tritacarne mediatico in cui è finito il governatore. «Ritengo assurdo il gioco del totopresidente - ha detto il deputato del Pd - me ne sottraggo e comunque ribadisco la mia indisponibilità. In questo momento difficile, il Partito democratico deve rassicurare politicamente i militanti e gli elettori facendo sentire, nel contempo, a Piero sincera solidarietà e sostegno politico e umano. Sono certo che, presto, il presidente saprà chiarire ogni cosa. Questa vicenda rafforza ancor di più la mia amicizia personale con Piero e la sua famiglia». In tanti ne prendono atto ma in fondo ci credono a metà. In ogni caso spunta anche l'eurodeputata, ex assessore regionale all'Istruzione, Silvia Costa. Cattolica e una vera «macchina da voti», potrebbe giocarsi la partita. Ma Pierferdinando Casini avrebbe in testa un altro scenario: fare l'intesa con il centrosinistra candidando Lorenzo Cesa (che, tuttavia, non sarebbe d'accordo). Il centrodestra non sta a guardare e tenta di accorciare i tempi. Nel Pdl il «ballottaggio» resta lo stesso: la segretaria dell'Ugl Renata Polverini e l'imprenditrice Luisa Todini. La decisione dipende dal risiko nazionale, precisamente dall'area politica che sarà premiata in Campania. Si tenterà anche l'intesa con l'Udc anche se il partito centrista stavolta sembra guardare a sinistra. A. D. M.

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