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Il 9% degli statali usa i permessi, il 50% ne abusa

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Monitoraggiovoluto dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, per verificare l'entità e le forme di utilizzo ed evitare gli abusi. «Nel settore privato la media è dell'1,5%, certamente è un uso sottodimensionato, ma nel settore pubblico è certamente sovradimensionato», ha detto. Si tratta, ha spiegato il ministro, di un dato in crescita «progressiva» che porta la proiezione sul 2009 a stimare in oltre 5,5 milioni i permessi retribuiti, con punte nella scuola ed in alcune regioni, a partire dall'Umbria dove la percentuale dei fruitori - sempre nel 2008 - arriva al 16%. «È una legge benemerita, di grande sensibilità ma come succede spesso, anche in ragione di mancati controlli, si è prestata ad una serie di abusi», ha detto Brunetta, indicando «sulla base di una stima prudenziale l'ipotesi di un 30% di abusi e di una stima un po' più forzata come la mia - ha proseguito - il 50% di abusi». L'obiettivo è «eliminare ogni altro comportamento opportunistico». Tali permessi «costano allo Stato circa 660 milioni di euro l'anno e la cifra arriva ad un miliardo di euro sommando gli altri benefici», ha detto ancora Brunetta.

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