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Per le Regionali è stallo nel Pdl

Gianfranco Fini

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VENEZIA - Manca poco alla data prefissata dalla maggioranza per completare il puzzle delle Regionali. Ma la lista dei candidati è ancora in alto mare. Anzi. In alcuni casi, più si avvicina quella che Berlusconi ha indicato come la scadenza ultima, più crescono i malumori. Tra alleati (vedi Pdl e Lega), tra anime (vedi Forza Italia e Alleanza nazionale), tra correnti interne. I tre coordinatori del Pdl sono a lavoro per chiudere la griglia, ma non sarà impresa semplice. Due le caselle finora riempite: Lombardia e Calabria. Per il resto è ancora tutto in alto mare. Oggi il triumvirato (Verdini, La Russa e Bondi) dovrebbe incontrare il presidente della Camera Gianfranco Fini proprio su questo argomento. Un faccia a faccia importante perché oltre alla Calabria (già chiusa su Giuseppe Scopelliti) Fini vuole ottenere anche il Lazio per la sua «preferita» Renata Polverini. Ma non solo. Stando a quanto raccontano fonti di maggioranza, oggi il presidente della Camera potrebbe anche esprimere il suo «non gradimento» per la candidatura di Nicola Cosentino alla guida della Campania. Un nome, quello del sottosegretario all'Economia, in pole position sugli altri due - Caldoro e Lettieri - ma sul quale tutta l'area finiana esprime numerose perplessità. Al Nord il quadro non cambia. Nel Veneto sono davvero ore delicate. L'attuale governatore Giancarlo Galan non molla e chiede di essere ricandidato per la quarta volta, anche se ormai la poltrona sembra essere nella mani della Lega. In Piemonte, invece, l'indiscrezione secondo la quale il Carroccio avrebbe ottenuto da Berlusconi il via libera al leghista Roberto Cota è stata seccamente smentita da Pdl con una nota ufficiale. Berlusconi lavora per arrivare alla quadra, ma riuscire a mettere tutti d'accordo non è davvero cosa semplice. Ieri sera ha incontrato Galan al teatro La Fenice, nel corso della cerimonia di inaugurazione del terminal Adriatic LNG. Prima del faccia a faccia in una saletta riservata, il premier è stato bloccato in aeroporto da un gruppo di imprenditori locali, tutti a sostegno dell'attuale governatore del Veneto. Con Berlusconi c'erano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti e il ministro Renato Brunetta che, qualche ora prima, aveva confermato il suo sostegno «all'amico Giancarlo» (sulla stessa anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi).

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