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La polemica sulla tv

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Berlusconiriferisce di aver sentito «una serie di affermazioni da parte degli italiani moderati e credo che ci saranno brutte sorprese per il bilancio della Rai la prossima volta che si faranno i conti con il numero degli italiani che pagano il canone». Immediatamente si è scatenata l'opposizione che ha definito le parole del premier un «invito all'evasione fiscale». Per Gentiloni del Pd c'è «il tentativo di indebolire il servizio pubblico, di ridurre gli spazi di libertà di stampa e di chiudere o normalizzare le trasmissioni scomode». Gli risponde Giorgio Lainati (Pdl), vicepresidente della commissione di Vigilanza: «È l'uso fazioso, illiberale e antidemocratico che fanno i conduttori Rai, fiancheggiatori del Pd e dell'Idv come Santoro, che indebolisce il servizio pubblico. Gentiloni non si rende conto che saranno gli stessi abbonati Rai ad abbandonare l'azienda». Secondo Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, l'opposizione «anzichè polemizzare senza argomenti contro Berlusconi farebbe bene a ricordare che a pagare la Rai sono i cittadini. Ed è naturale che, se questi cittadini vedono che il servizio pubblico si muove sistematicamente in modo fazioso, usando le trasmissioni di approfondimento politico contro la maggioranza liberamente scelta dagli elettori, in tanti possano stancarsi di finanziare una propaganda politica partigiana e parziale».

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